Luna Rossa, Bertelli e Sirena: “Entusiasmo e accanimento, il team è forte”

La nuova sfida alla Coppa America dopo il varo dell’AC75 con livrea d’argento, lo Skipper e il Patron sono consapevoli del lavoro fatto

di GIANLUCA SEPE -
13 aprile 2024
Il momento dell'ingresso in acqua della nuova Luna Rossa

Il momento dell'ingresso in acqua della nuova Luna Rossa

Un proiettile d’argento che inseguirà il più importante degli obiettivi della vela, con lo stesso entusiasmo della prima volta ma anche con grande accanimento. Patrizio Bertelli non ha dubbi quando parla della decima Luna Rossa e della nuova sfida all’America’s Cup.

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La passione c’entra poco, perché per conquistare la Coppa America serve rimanere costantemente focalizzati sulla vittoria finale. Nell’ennesima sfida alla Vecchia Brocca, la nuova Luna Rossa veste una livrea metallica, che richiama la Silver Bullet, il monoscafo del 2000, a 24 anni da quella prima barca che accarezzò il trionfo prima della cocente delusione contro i neozelandesi. Una barca bellissima, come l’ha definita anche Max Sirena, Skipper e Team Director della realtà italiana ma che oltre all’estetica ha e dovrà avere qualcosa in più: “E’ bella e normalmente le barche belle vanno anche veloce. Venuti giù i teli l’ho guardata per un po’ di tempo. E’ la barca che mi piace di più tra tutte le Luna Rossa che abbiamo varato, non me ne voglia Patrizio. E’ nata forse proprio dall’accanimento che ci abbiamo messo dopo la sconfitta del 2021, che io personalmente non ho ancora digerito.” Il riminese è alla sua ottava America’s Cup, sei con Luna Rossa e due vincenti con Oracle e Team New Zealand ma è proprio con il team italiano che ora vuole mettere nuovamente in bacheca la Vecchia Brocca. Sul come farlo, ha le idee ben chiare: “Queste barche possono sembrare tutte uguali ma sei le guardi attentamente noti le differenze tecniche. Ho messo la pressione addosso alla gente in fase di progettazione, a mia volta ne ho. Non bisogna mai accontentarsi, nella vita come nello sport. A Barcellona potremmo trovare condizioni più increspate rispetto ad Auckland visto che è esposta direttamente al mare e potremmo navigare spesso con onda lunga. Non credo però mai a barche fatte per un sola condizione, se sono fatte bene funzionano in qualsiasi condizione. Verrà però il momento in cui bisognerà vincere, altrimenti ogni volta finiamo per raccontare le stesse cose.” Una Coppa America che il team italiano inseguirà con con squadra affiatata, con giovani e veterani. Una scelta che secondo Sirena potrebbe avvantaggiare la spedizione di Patrizio Bertelli: “Abbiamo tanti giovani, neo laureati, come Gradoni che è entrato a 17 anni e ora si gioca il posto in barca. Averli a bordo porta una visione diversa dal punto di vista tecnico. Abbiamo un grande parterre di velisti. Sono tutti titolari, non c’è una panchina. Il fatto di avere l’esperienza di Jimmy e di Checco, unita all’esperienza di Ruggero, che non è più così giovane ma che comunque ha vinto un’olimpiade e potrebbe andare a medaglia nuovamente. C’è un bel mix. Non vi nascono che quando ho scelto l’equipaggio di Jeddah c’è stato grande malumore nel team ma è stato positivo. Mi sarei meravigliato del contrario. Onestamente se qualcuno sarà scontento delle mie scelte in Coppa non mi interessa. Penso che abbiamo raggiunto una maturità tale da poter perseguire tutti verso lo stesso obiettivo, non ci sono target personali. Chi entra nel gruppo deve entrare con un obiettivo, vincere per. Luna Rossa e per i colori che portiamo.” Una visione condivisa anche dal patron Bertelli, che apprezza il lato umano di Luna Rossa e ha voluto dare la sua visione pragmatica a questa nuova spedizione: “Abbiamo lo stesso entusiasmo, anche se sono passati 25 anni. L’aspetto fondamentale di tutto questo giorno è non guardare né al tempo passato né al presente. Per fare questo gioco però, che è abbastanza strano e curioso, con tutta la tecnologia, c’è bisogno di accanimento. Nel senso di raggiungere un obiettivo. La passione c’entra poco. Nei corso dei decenni la vela si è evoluta, anche a livello di quello che vediamo tutti i giorni. Il colore e le forme sono frutto del lavoro di tutti. L’argento è il colore della nostra epoca e non si tratta di un revival ma di una tinta che ci appartiene. Anticipo che le vele non saranno nere, al contrario di quelle di tutti. Cerchiamo di distinguerci laddove non dobbiamo per forza uguali agli altri.” Nessun proclama di vittoria ma la determinazione di chi sa di avere un unico obiettivo possibile. Obiettivo che se sarà raggiunto, vedrà Luna Rossa rimanere a Cagliari: “Questa città ci ha accolto e le siamo grati - conclude Bertelli - confermiamo l’interesse su Cagliari. La nuova Luna Rossa Prada Pirelli scenderà in acqua già nei prossimi giorni per andare a vela giovedì prossimo. Presso i cantieri Persico di Nembro è stato realizzato lo scafo e i componenti compositi mentre l’albero alare è stato costruito a Cagliari dal team ed è alto 26,5 metri con soft wing composta da una coppia di rande gemelle. A prua poi c’è un fiocco per una superficie totale di vela di 220 metri quadrati. Queste ultime sono realizzate in Carbonio e Dyneema e adottano tecnologia 3Di North Sails. Ci sono volute 70.000 ore di lavoro da parte dei 35 boat builder per dare vita alla nuova Luna Rossa, con un team di 40 persone per disegno e sviluppo. A bordo suderanno 8 membri dell’equipaggio, due timonieri, due trimmer e quattro ciclisti. Le regate si terranno a Barcellona, a partire da fine agosto. A quel punto sapremo se la nuova Luna saprà davvero volare sull’acqua come un proiettile d’argento.

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