Maignan in ospedale dopo trauma cranico: Milan vince con nuova difesa a tre

Maignan esce per trauma cranico, ma il Milan trionfa con la nuova difesa a tre di Conceiçao contro l'Udinese.

di LUCA MIGNANI
12 aprile 2025
Theo Hernandez è stato il primo a soccorrere Mike Maignan dopo lo scontro fortuito con l’altro rossonero Jimenez

Theo Hernandez è stato il primo a soccorrere Mike Maignan dopo lo scontro fortuito con l’altro rossonero Jimenez

Ricomincio da tre. Passata la paura per le condizioni di Maignan (scontro fortuito, trauma cranico), si può parlare dei numeri. Tre come la nuova difesa sfornata da Conceiçao, stufo di prendere praticamente due gol a partita da metà febbraio in campionato (Torino, Bologna, Lazio, Lecce, Napoli e Fiorentina: unica eccezione il 2-1 col Como). Come i minuti impiegati, di fatto, per mandare all’aria gli equilibri fin lì tenuti in piedi dall’applicazione dell’Udinese. Pennellata di Leao, spallata di Pavlovic: tradotto, sipario e -4 temporaneo dalla zona Conference, -6 dalla zona Champions. Un sorriso, non pieno viste le distanze dalle posizioni da Milan. Ma un sorriso, dopo settimane piene soprattutto di ombre, in campo e fuori. Ombre testimoniate dall’ormai classico "Cardinale, devi vendere, vattene" cantato dai tifosi, come dal ritorno dello striscione, vietato a San Siro, che recita: "Solo per la maglia". La squadra, l’ha onorata. Con una forma riveduta e corretta. Senza Walker, difesa a tre nuova di zecca. E senza Gimenez, altra sorpresa: Jovic, non Abraham. Non hanno sorpreso, invece e purtroppo, i fischi a Maignan, ’reo’ di aver fatto fatto sospendere la gara dell’anno scorso dopo aver denunciato insulti razzisti. "Maignan uomo di m...", lo striscione spuntato nei giorni scorsi e subito rimosso. "Non siamo razzisti, dimostriamo il nostro dissenso nei confronti di Maignan civilmente, il popolo friulano non dimentica", aveva avvertito la curva bianconera. Così fischi e non ululati.

Finiti quando il francese è stato costretto a uscire dopo uno scontro di gioco con il compagno Jimenez: trauma cranico, sempre cosciente, il portiere è stato portato subito in ospedale per accertamenti. Sulla gara, erano praticamente già scesi i titoli di coda. Grazie a un Diavolo che, dopo essersi preso ben bene le misure, ha fatto scacco matto in un battito di ciglia, prima del tè. Recupero palla alto di Fofana ad apparecchiare per l’undicesima firma stagionale di Leao. Poi Pavlovic a giganteggiare seppur circondato proprio da ben tre giganti bianconeri. Per il resto giro palla, soprattutto ordine senza. Una rarità, fin qui, così come la porta inviolata al triplice fischio: non capitava dal 15 febbraio, a San Siro contro il Verona. Per di più, tris di Theo Hernandez, nonostante un rinnovo di contratto sempre più in stand-by, dopo una sgroppata delle sue accesa da uno scambio Leao-Abraham. Altro segnale, altri sorrisi. Così come il poker di Reijnders, blindato da Moncada: "Con noi al 100%".

Per la continuità, tallone d’Achille cronico, ripassare più avanti. Per il momento, segnali. Concreti.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su