Modena, occasioni e difesa: i segnali positivi a Cosenza
La squadra di Mandelli può recriminare per il risultato, ma il gioco c’è stato. Sabato a Mantova una tappa importante per valutare la ’cura’ del neo mister.

Caso in azione tra due giocatori del Cosenza (fotofiocchi)
Equilibrio. Questa deve essere, oggi più che mai, la parola d’ordine. È vero che abbiamo ancora negli occhi l’occasione gettata venerdì sera sul campo del Cosenza e che più o meno ognuno di noi ha pensato che le clamorose occasioni sprecate da Defrel a cavallo dei due tempi avrebbero quasi certamente aperto la strada ad un successo, e non pensiamo di dire un’eresia, meritato. Ma sul famoso latte versato, è ben poco utile piangere. E allora, passata una nottata amara a rimuginare su quello che poteva essere e non è stato, ecco che, con la mente più fresca dei giorni seguenti, quell’equilibrio di cui si diceva all’inizio ci deve guidare nell’analisi del match e del momento del Modena.
Passata la comprensibile delusione con cui il cronista e i centosettanta coraggiosi supporters canarini sono usciti dallo stadio San Vito, è giusto e corretto portare a casa quello che di buono si è visto sul campo cosentino. Al di là dei mugugni sul risultato, ci sono infatti cose positive su cui ragionare. Intanto, e questo va detto a chiare lettere, il Modena a Cosenza ha giocato, al di là degli episodi ormai visti e stravisti in tutte le salse, una buona partita. Il 3-4-3 proposto da Paolo Mandelli fin dal suo esordio in panchina con la Carrarese ha dato alla squadra un migliore equilibrio e una buona solidità, e il gioco anche al San Vito ha avuto verticalizzazioni interessanti che hanno messo in ambasce in ogni ripartenza la squadra di Alvini. E la buona quantità di palle gol create (poi le reti vanno fatte, ma questo è un altro discorso) sono il segnale che la squadra si sta mettendo sulla giusta strada. E pure a livello difensivo si sta ritrovando solidità, a parte una decina di minuti in apnea a inizio gara, il reparto arretrato, soprattutto in parità numerica, non ha sofferto più di tanto.
Capitolo Defrel. Il buon Gregorio non ha certo bisogno di noi quali avvocati difensori: le due reti facili facili fallite e l’espulsione, figlia quasi certamente della frustrazione per gli errori precedenti e comunque esagerata comminatagli da un Collu non in serata... felicissima, lo mettono, è vero, come il principale imputato, ma sarebbe assolutamente ingiusto dimenticare quella che era stata la sua partita almeno fino al gol sbagliato a fine primo tempo. Perchè sin lì il francese aveva giocato una buona gara, inseguendo e recuperando palloni, senza mai dare l’impressione di giocare con sufficienza, anzi.
Poi gli errori si fanno, e lui certamente è il primo a rammaricarsene. Defrel è un giocatore del Modena, è un capitale del Modena e soprattutto è un giocatore importante che, siamo pronti a scommetterci, saprà regalarci soddisfazioni in futuro. In conclusione, proviamo ad avvicinarsi al match di sabato prossimo a Mantova con la consapevolezza che la cura Mandelli sta dando i suoi frutti: a livello numerico, con quattro punti in due partite, e a livello di gioco. La strada è ancora lunga e il gruppone delle squadre è ancora compatto. Alla fine provare a pensare positivo non crediamo sia peccato.
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