Mosconi: "Fermana, devi fare piazza pulita"

Il tecnico tornerebbe di corsa: "Serve programmazione con persone pulite e competenti. Basta raccomandati nel settore giovanile"

2 giugno 2024
Mosconi: "Fermana, devi fare piazza pulita"

Mosconi: "Fermana, devi fare piazza pulita"

Arrivato nello scetticismo più totale, Andrea Mosconi ha saputo ridare un senso alla stagione della Fermana. "Non sono venuto qui per fare il funerale alla squadra": così si era presentato al popolo gialloblù. In appena otto partite, era riuscito a riaccendere le speranze di salvezza. Il miracolo l’ha visto, ma già in partenza l’impresa era troppo proibitiva. Dopo oltre un mese dalla retrocessione, l’allenatore ci ha raccontato cosa si prova a sfiorare un sogno.

Salve mister, come è nato il suo arrivo alla Fermana?

"Ero entusiasta ma consapevole che sarebbe stata una sfida dura. Mi ero preso qualche ora per pensare, ma poi ho accettato. Una missione impossibile, ma sapevo che potevo riaccendere un ambiente morto: non ci credeva neanche il più romantico tifoso della Fermana".

Che squadra aveva trovato e come l’ha cambiata?

"Avevo trovato la classica squadra ultima in classifica da mesi, con brutti atteggiamenti. Quella era una strada solo per sprofondare. Con il lavoro abbiamo aggiustato un po’ di cose e, nonostante qualche scoria, siamo riusciti a dare dignità alla Fermana. Gli avevo detto che senza di loro non potevo fare niente. Dettavo legge ma abbiamo deciso insieme. Ho cercato di metterli a loro agio fin dal primo giorno. Già tutti pensavano a come gestire l’ultimo mese da retrocessi, invece abbiamo fatto qualcosa di impossibile. La salvezza sarebbe stata più di un miracolo". Dopo la retrocessione, sul banco degli imputati era finita anche la sua filosofia di gioco molto aggressiva.

"Sono anni che gioco così. I tifosi hanno visto una squadra totalmente cambiata, tatticamente e negli atteggiamenti. Si rischiava, ma se vuoi fare qualcosa di grande devi fare così, altrimenti rimani un perdente. Abbiamo vinto partite impossibili e fatto prestazioni importantissime. Poi eravamo talmente drogati che pensavamo di fare una passeggiata contro la Juve NG, squadra di un’altra categoria e l’ha dimostrato ai playoff".

Nonostante il breve periodo, ha dato un’ottima impressione ai tifosi.

"Penso che abbiano apprezzato la mia genuinità e la voglia di vincere. C’è un grande rapporto con loro. Mi dispiace non essere riuscito nell’impresa ma io ho dato tutto. Mi auguro di essere ricordato come un grande uomo e un grande allenatore che ha dato luce a una squadra che era allo sbando. Però purtroppo nel calcio i risultati contano". Se dovesse arrivare la chiamata da Viale Trento: "Ripartiamo dalla Serie D e vogliamo farlo con te", quale sarebbe la sua risposta?

"Non gli farei neanche concludere la telefonata, sarei già fuori dalla sede. Ma deve essere una scelta condivisa da tutti. Nessuno dovrebbe mettere bocca sulla formazione e si devono affidare ad Andrea Mosconi. Come hanno fatto a Tolentino, dove con un budget da Eccellenza siamo arrivati in semifinale playoff. Credo di essere un allenatore importante per la categoria, quello che ho fatto parla per me. Ma la chiamata deve arrivare il prima possibile, altrimenti non so quello che potrebbe succedere".

Da uomo di calcio, anche se non dovesse far parte del prossimo progetto, che consiglio darebbe alla Fermana per ripartire al meglio?

"A prescindere da me, mi auguro che la Fermana riesca a iscriversi al prossimo campionato di Serie D. Avrà sempre un tifoso in più anche se non mi chiamano. Se ripartirà dalla D si porterà dietro gli strascichi della retrocessione, sarà l’anno più difficile. Per ripartire serve un calcio pulito, senza compromessi. Devono tutti meritarsi di indossare questa maglia riportando la Fermana al centro del progetto. Deve essere un sogno per tutti andare a Fermo. Serve fare piazza pulita facendo spazio a gente che ha entusiasmo. Magari per vincere ci vorranno 2/3 anni, ma serve una programmazione vera, basandosi anche sul settore giovanile senza riempirlo di raccomandati. Bisogna riprendere serietà e credibilità con persone pulite e competenti".

Filippo Rocchi

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