Nozze d’argento Federico Nilo e il sì di Carlotta: "Ho lavorato tanto, ora sono al settimo cielo"

Pistola 10 metri, il carabiniere di Borgo Panigale Maldini ha mantenuto la promessa: la proposta a Casa Italia. I genitori: "Che orgoglio"

di ALESSANDRO GALLO -
29 luglio 2024
Nozze d’argento Federico Nilo e il sì di Carlotta: "Ho lavorato tanto, ora sono al settimo cielo"

Pistola 10 metri, il carabiniere di Borgo Panigale Maldini ha mantenuto la promessa: la proposta a Casa Italia. I genitori: "Che orgoglio"

Federico Nilo Maldini, ovvero la risposta (scherzosa) in salsa bolognese, al portabandiera azzurro Gianmarco Tamberi. Gimbo ha perso la fede - l’anello - del matrimonio celebrato due anni fa? Beh, l’argento conquistato al poligono di Chateauroux, in occasione dei Giochi di Parigi, spinge Federico Nilo verso l’altare. "E’ una medaglia che pesa tantissimo, è frutto di tanto lavoro, di tanti sacrifici. Sono davvero al settimo cielo", dice ai microfoni della Rai.

"Se dovesse arrivare una medaglia - aveva detto, invece, alla vigilia della partenza per la Francia - chiederò a Carlotta di sposarmi". La proposta è arrivata ieri sera a Casa Italia: e la sua Carlotta ha detto ’sì’. E’ bella la storia di Maldini, 23 anni, carabiniere, da Borgo Panigale e cresciuto nel poligono di via Agucchi, prima che l’Arma l’arruolasse. Per l’argento l’unico rimpianto è legato alla mancata promozione diretta: se si fosse messo al collo un oro, Federico Nilo, sarebbe passato subito di grado. Pazienza, ci vorranno pochi mesi e, per anzianità, salirà di grado, nei Carabinieri.

Bella storia, si diceva. A partire dal nome: a papà Stefano piaceva Nilo. A mamma Marilena non dispiaceva, però, cercava qualcosa di più tradizionale: da lì Federico Nilo, doppio nome, del quale il ‘nostro eroe’ va giustamente fiero. Spara con la pistola ad aria compressa a un bersaglio posto a dieci metri: fino a pochi anni fa, quando era ancora minorenne, la titolare del porto d’armi era mamma Marilena. Era lei, che gli aveva fatto provare a sparare (anche con la carabina) e a farsi garante per il possesso e il trasporto di un’arma. Poi in un poligono, in una struttura attrezzata, il giovane Federico Nilo poteva prendere possesso dell’oggetto.

E adesso? Il sogno di Federico Nilo è uno: conoscere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La medaglia d’argento, una volta finiti i Giochi, dovrebbe essere una sorta di lasciapassare. Intanto ieri, per la prima volta, Maldini ha varcato la porta di Casa Italia. Non tutti sanno che Chateauroux, che ospita le prove di tiro a segno, si trova a quasi 300 chilometri da Parigi. Per questo motivo lui e i suoi compagni hanno disertato, loro malgrado, la cerimonia di apertura. Non solo per la distanza da coprire, ma anche perché, sabato, il tiro a segno è stata una delle discipline dalle quali sono cominciati questi Giochi francesi. "Sono un papà orgoglioso - dice Stefano, dopo la gara -. Non era facile". Brillano gli occhi a lui e alla moglie Marilena. Prima dei Giochi Federico Nilo aveva detto che mamma e papà erano in ansia già da aprile, da quando aveva staccato il pass per i Giochi. "Quella più tesa forse era mia moglie - scherza papà Stefano -. Però è vero, la tensione…". Papà Stefano e mamma Marilena hanno seguito Federico Nilo nei poligoni di tutta Italia. Ma mai, prima di questi Giochi, si erano spinti all’estero. E Federico Nilo, che vista la giovane età può già pensare a Los Angeles 2028, ci teneva a far bella figura. Davanti a mamma, papà e alla sua Carlotta. "Il Carlino gli ha portato fortuna - insiste papà Stefano -. E se Federico Nilo ha promesso di venire in visita al giornale a settembre lo farà. E’ un ragazzo di parola".

Uno che adora l’Arma dei Carabinieri e, adesso, andrà un po’ in vacanza. Prima a Roma, poi a Maputo, capitale del Mozambico. A Maputo vive Maria Cristina, che è la mamma di Carlotta, la promessa sposa. E siccome il mondo è piccolo, in fondo, Federico Nilo aveva un legame a doppio filo con il Coni. Il nonno di Carlotta risponde al nome di Mario Pescante: che è stato il numero uno del Coni dal 1993 al 1998, dopo esserne stato, per un periodo ancora più lungo, segretario generale. A settembre, Federico Nilo verrà al Carlino perché tornerà nella sua Bologna. E sarebbe bello che lo storico poligono di via Agucchi - la fondazione si perde tra il 1861 e il 1862, ma resta la società più antica delle Due Torri - gli tributasse una festa. Federico Nilo è a tutti gli effetti un carabiniere. Ma è nato e cresciuto, sportivamente parlando, in via Agucchi. Un argento merita un’adeguata celebrazione.

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