Perugia, un avvio col freno a mano tirato: "Superata la tempesta saremo grandi"

Il tecnico Formisano: "Siamo staccati dalla vetta per un mese e mezzo di emergenza. Peccato per il rigore che era inesistente"

di FRANCESCA MENCACCI -
17 settembre 2024
Perugia, un avvio col freno a mano tirato: "Superata la tempesta saremo grandi"

Il presidente Faroni passa sotto la Curva al triplice fischio

Una partenza con il freno a mano tirato, appena cinque punti conquistati nelle prime quattro giornate relegano il Perugia all’undicesimo posto in graduatoria. Le attenuanti non mancano, su tutte la forte emergenza che ha decimato la squadra a disposizione del tecnico. C’è anche da dire che il calendario sulla carta aveva dato una mano al Perugia che aveva di fronte due formazioni neo promosse nelle prime tre gare, contro le quali il Grifo è riuscito a portare a casa un solo punto.

La rosa, al completo, è sicuramente competitiva e il distacco dai primi posti potrà essere colmato, il tecmpo non manca, ma serve subito un’inversione di tendenza.

"Se c’è il rimpianto di essere staccati? È un mese e mezzo che siamo falcidiati ma i ragazzi ragazzi non si sono fatti scoraggiare e hanno continuato a lavorare a testa bassa – ha spiegato Alessandro Formisano dopo la gara con il Gubbio – . Abbiamo attraversato una tempesta di un mese con tutti infortuni traumatici, casuali. Se superiamo questo periodo saremo una grande squadra".

Con il Gubbio sarebbe stato importante vincere per regalare la prima vittoria al presidente Faroni per un pubblico che è tornato al Curi.

"Peccato non esserci riusciti, perché abbiamo fatto una grande prestazione e ci tenevamo ad essere all’altezza di questo pubblico meraviglioso. Abbiamo provato a vincere, anche se i vari episodi della gara possono far pensare che il pari sia stato il risultato più giusto. Il rigore per il Gubbio? Per me era dubbio, generalmente un episodio di questo tipo non si fischia. Purtroppo in questa categoria non c’è il Var e determinati episodi traggono in inganno l’arbitro. Souare doveva accompagnare il giocatore avversario ma rivedendo le immagini il contatto è inesistente. Non tocca mai l’avversario ma la palla. Noi comunque siamo stati bravi a reagire".

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