Qui Modena Il big match sognando la svolta
Da Bisoli a Mandelli, ma il cammino dei gialli continua ad essere incerto. Manca ancora la vittoria esterna. Sarà la volta buona?

L’esultanza del Modena al gol di Cotali a Cosenza, ma anche al ’Marulla’ alla fine è stato pareggio (fotofiocchi)
Se guardassimo alle mere statistiche, beh, il Modena arriva per l’ennesima volta al derby del Secchia non certamente ben visto dalla storia. Inutile ricordare cosa rappresenti la trasferta di Reggio Emilia per i colori canarini. Probabilmente, anche se guardassimo a quanto accaduto fin qui, anche dal punto di vista dell’attualità la squadra di Viali ha un mezzo piede avanti rispetto a quella di Mandelli ma è tutto dettato dai risultati dell’ultima giornata di campionato. Ad ogni modo, il cammino del Modena lo conosciamo bene e può essere definito piuttosto tortuoso. Appena 3 vittorie su 16 gare giocate, poi 8 pareggi e 5 sconfitte. La difesa è stata per larghi tratti tra le peggiori ma la cura Mandelli è riuscita a migliorare quello che era un punto debole (se non il punto debole) della gestione Bisoli. Ciò che accumuna entrambi gli allenatori è il rendimento in trasferta visto che nessuno è riuscito a trovare il successo, il Modena non vince lontano dal Braglia dallo scorso maggio con il Lecco, vittoria per altro inutile ai fini della classifica. Inoltre, fuori casa, i canarini faticano pure a segnare (7 reti in 8 gare), non esattamente il viatico migliore verso il Mapei Stadium dove il Modena vive un tabù da anni. La Reggiana ha scelto (e forse saputo) di fare quadrato intorno a Viali nonostante un cammino spesso deludente. Il destino ha invece condannato Bisoli dopo la sconfitta di La Spezia dello scorso 2 novembre.
Certo, esiste sempre l’attenuante degli infortunati, oggettivamente sono stati molti e l’ex tecnico ha potuto contare sulla rosa al completo solo in alcune circostanza. Troppi, in ogni caso, i momenti di ’down’. A partire dalla sconfitta alla prima giornata con il Sudtirol. La vittoria successiva con il Bari pareva un toccasana, poi di nuovo la sfortuna e la delusione di Frosinone in un pari acciuffato solo al 94’. La sconfitta con il Cittadella è una ferita mai cucita, poi ecco Cesena e Juve Stabia e la speranza di qualcosa di nuovo. Salvo poi ricadere con la Sampdoria in casa e a Catanzaro, un 2-2 molto avaro di buone speranze. Col Palermo tanto orgoglio, col Sassuolo nessuna giustificazione. Il 2-2 con la Cremonese e lo 0-1 di La Spezia hanno chiuso i giochi bisoliani. Mandelli è ancora in serie positiva. Sono 6 i punti conquistati in 4 partite (3 pari e un successo), bottino certamente positivo ma è la posizione in classifica a non voler migliorare. E doveva essere occasione ghiotta, questa. Perché il Modena ha affrontato Cosenza, Mantova e Salernitana, tre scontri diretti che avrebbero aiutato a staccarsi un po’ e invece niente. Ora ecco il quarto. Che non ha solo l’aura di scontro diretto ma pure di scontro esistenziale, sportivamente indecifrabile. Il Modena ci arriva così, posizionato dove non avrebbe voluto essere. Questa è la realtà. La storia, però, può essere pure cambiata a volte.
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