Rugby, Sei Nazioni già da brividi per l’Italia: senza Capuozzo e Iachizzi è ancora più dura con l’Inghilterra

Domani alle 15.15 l’esordio contro l’Inghilterra all’Olimpico, per neo ct Quesada tanti infortuni all’esordio nel torneo

di DIEGO FORTI -
2 febbraio 2024
Lorenzo Cannone impegnato contro l'Irlanda nell'ultimo Sei Nazioni (foto Diego Forti)

Lorenzo Cannone impegnato contro l'Irlanda nell'ultimo Sei Nazioni (foto Diego Forti)

Roma, 2 febbraio – L’Italia del rugby si appresta ad aprire un nuovo ciclo. Lo farà domani, sabato 3 febbraio, contro un avversario temibile come l’Inghilterra nel 6 Nazioni 2024, edizione numero 130. Orari di inizio della sfida 15,15 allo stadio Olimpico di Roma; in TV su Sky e in chiaro sul canale TV8, oltre che in streaming su NOW.

Chiusa la stagione “neozelandese” di Crowley, coach di ispirazione anglosassone, prende il via il nuovo corso con l’argentino Gonzalo Quesada, a lungo in Francia quindi conoscitore delle attitudini latine, anche se dichiarato ammiratore del pragmatismo rugbistico inglese. A lui il compito di reimpostare le abitudini e, soprattutto, il gioco azzurro. Per adesso nessuna rivoluzione, ma una decisa presa di contatto con la realtà italiana che ha sì fatto via via passi in avanti, ma sempre un po’ più corti di quelli delle altre grandi Nazioni della palla ovale. Per la partita ha disegnato la miglior squadra possibile con il materiale a disposizione. Certo l’avversario è di quelli ben poco malleabili ovvero quell’Inghilterra con la quale non abbiamo mai vinto e che si è aggiudicata il Torneo ben 39 volte in 129 edizioni.

Per di più i Bianchi della Rosa risultano alla ricerca di riscatto dopo un Mondiale concluso sì al terzo posto, ma che non ha certo soddisfatto il palato dei suoi tifosi. Come detto la formazione azzurra è sostanzialmente l’unica possibile, complice un numero di infortuni che persino all’ultimo minuto hanno falcidiato la rosa potenziale. Vediamo. Ieri a formazione annunciata sono finiti ko Capuozzo, il nostro asso nella manica, bloccato da una gastroenterite e Iachizzi, aspirante seconda linea titolare. In precedenza risultavano già non disponibili, per tempi più o meno lunghi, i piloni Ferrari, Riccioni, Nemer, la seconda linea Lamb e il trequarti Odogwu. In ogni caso la squadra messa in campo da Quesada ricalca quelle del suo predecessore.

Tra le cose da rimarcare è che saranno in campo “due fratelli più due fratelli” ovvero i Cannone (Niccolò seconda linea e Lorenzo numero 8) e i Garbisi ancora più ravvicinati fra loro (Alessandro mediano di mischia, Paolo apertura). Notevoli le loro responsabilità: per i primi due sarà fondamentale controllare le fasi di conquista, per i secondi la gestione del gioco. Come ha detto mister Gonzalo per poter reggere l’urto britannico dobbiamo riuscire a mettere in crisi i loro meccanismi. Senz’altro vero, ma la chiave di volta sarà la conquista dei palloni e la tenuta difensiva da farsi in avanzamento e non in assorbimento come molto spesso è successo al nostro schieramento. La prima linea Fischetti, Lucchesi, Ceccarelli può reggere la spinta inglese? Difficile dirlo, però visto che anche i nostri avversari hanno qualche assenza di peso in questo settore sperare è lecito. Secondo quesito: in touche basteranno la grinta di Ruzza e l’impegno di Cannone? Lo scopriremo solo vivendo. A dire il vero ci sono molti altri punti interrogativi che unicamente la partita di oggi potrà in qualche modo disvelare, tuttavia visto che una prima volta nello sport c’è sempre, perché non sperare che sia oggi. Magari se gli inglesi, piuttosto spocchiosi di natura, dovessero prenderci sotto gamba potrebbe anche essere la volta buona per l’impossibile…

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