Sfida tra bomber: Pedro Mendes e Alexander Lind pronti a decidere Modena-Pisa
Pedro Mendes e Alexander Lind, due bomber che stanno facendo la differenza in Modena e Pisa, si sfidano sabato.
Sono sempre gli attaccanti a spostare gli equilibri. Rapaci d’area, di manovra, registi offensivi o vecchi ’pivot’, non c’è formazione che non dipenda dai numeri di un numero nove, vero o finto che sia. Il Modena comincia a scoprirlo, il suo bomber. Pedro Mendes sarebbe a quota 5 in 9 presenze se i millimetri non lo avessero penalizzato con Salernitana e Mantova e le sue statistiche sarebbero indescrivibili.
Il Pisa, ne è rimasto sorpreso nel vederlo sbocciare tra le sue braccia. Alexander Lind, 22 anni, era un sincero sconosciuto per tanti, inutile negarlo. Poi, la fiducia di Inzaghi doveva evidentemente essere un messaggio chiaro, di uno che tra l’altro di attaccanti se ne intende. E, così, posto scippato a Bonfanti e 5 reti e 3 assist in 13 presenze. La sfida di sabato sarà anche la loro sfida. Bomber così distanti ma così simili, almeno per quanto visto fino ad ora. Implacabili quando la sfera transita dalle loro parti, anche se a volte ne transita una sola.
La storia di Pedro è ormai nota a tutti i tifosi canarini. Il Portogallo, i primi passi nel Vitoria, lo Sporting Lisbona con i minuti europei, l’approdo in Italia all’Ascoli e il salto nel Modena, ad oggi l’acquisto più costoso. Per Lind è la prima esperienza lontano dalla sua Danimarca, dove è cresciuto con la maglia del Silkeborg, città di poco più di 50mila abitanti. La sua valutazione si aggira intorno ai 3 milioni di euro, anche per questo tra i due bomber è incrocio diretto sul campo e fuori perché potrebbero rappresentare il futuro di Pisa e Modena.
Uno nella storia ci è già entrato, non serve nemmeno più ricordarlo. Il destro di Mendes a Reggio Emilia è stato evento raro negli ultimi decenni e ha rilanciato il Modena verso un finale di anno leggermente più fiducioso, non vedeva l’ora Paolo Mandelli di ritrovarlo dopo l’infortunio e non avrebbe visto l’ora nemmeno Pierpaolo Bisoli. Il rapporto Lind-Inzaghi, invece, sembra scritto su qualche strano libro calcistico. A rivedere alcune reti messe a segno dal danese, non che ricordi proprio l’ex Milan, ma nel modo di andare alla ricerca del gol, beh, non ci andiamo lontanissimi.
Come piaceva dire ad Emiliano Mondonico, d’altronde, non è Inzaghi ad essere innamorato del gol ma il gol ad essere innamorato Inzaghi. E, a volte, a Lind è capitato questo. Tutto gira intorno ai bomber. E le fortuna di Pisa e Modena girano anche intorno a Lind e Pedro Mendes, uomini del destino attesi da un incrocio rusticano per decretare il miglior condottiero di Natale.
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