Sì allo stralcio: c’è il via libera del tribunale . Adesso si attendono le mosse del Grifo

Il presidente Santopadre ora può trattare con la certezza del debito "ridotto". Le condizioni per riaprire la partita con Sciurpa

di FRANCESCA MENCACCI -
29 giugno 2024
Sì allo stralcio: c’è il via libera del tribunale . Adesso si attendono le mosse del Grifo

Sì allo stralcio: c’è il via libera del tribunale . Adesso si attendono le mosse del Grifo

Il Perugia avrà lo stralcio del debito. Il tribunale ha finalmente firmato l’accordo tra il club e l’agenzia delle entrate per la ristrutturazione del debito. Un taglio netto che consente al Perugia di risparmiare circa il 60% del debito. Grazie allo stralcio, quindi, al Perugia resta un debito sotto i due milioni (1,8) che sarà dilazionato e pagato mediante rateizzazione decennale. A questi andranno aggiunti altri debiti, non con l’agenzia delle entrate, che comunque non inciderebbero molto sul conto finale.

L’omologa del tribunale era un passaggio atteso ma fondamentale che adesso consente al Perugia di avere il quadro preciso di quello che dovrà affontare e al tempo stesso consente a potenziali acquirenti di conoscere lo stato delle cose e di poter approcciare con maggior serenità a un’eventuale trattativa.

Adesso il Perugia potrà anche entrare in scena e spiegare cosa ha portato Claudio Sciurpa , amministratore delegato di Vitakraft, a fare marcia indietro. Stando a quanto emerge, l’uscita di Sciurpa non sarebbe tutta da ricondurre alle richieste economiche di Santopadre ma più che altro alle richieste del presidente del Perugia di conoscere i componenti della società.

Resta il fatto che adesso il Perugia può condurre trattative con la certezza dello stralcio. Volendo le trattative potrebbero subire anche un’accelerata.

Non si esclude un ritorno di Claudio Sciurpa e dei suoi soci Mauro Ricci e Claudio Antonini. A Santopadre si chiede di accettare l’offerta economica di 6,5 milioni di euro (complessivi dei debiti post stralcio e di quelli che potranno emergere dopo la due diligence). Il presidente non ha rifiutato l’offerta, forse si aspettava qualcosa in più, nonostante dentro ci sia anche la questione sponsor tecnico e quella dell’Academy. Ma l’idea è che prima dei soldi, per tornare a trattare servirà superare lo scoglio dell’identità dei compratori. La partita però resta ancora aperta.

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