Soares-Oppo, l’ultima cavalcata è d’argento

Nel doppio pesi leggeri ci batte solo l’Irlanda: nel 2028 la gara sparirà dai Giochi. Gabriel e Stefano: "Prova perfetta, grande emozione"

di DORIANO RABOTTI -
3 agosto 2024
Soares-Oppo, l’ultima cavalcata è d’argento

Gabriel Soares. , 27 anni, e. Stefano Oppo (29): con un gran finale hanno salvato il secondo posto dall’assalto della Grecia

dall’inviato

Il giro dell’acqua porta sempre alla foce del destino, e quello di Stefano Oppo e Gabriel Soares ha i riflessi d’argento che increspano le onde della vita, quando si arriva alla riva del traguardo.

Secondo posto nel doppio leggeri, canottaggio, alle spalle degli imbattibili irlandesi McCarthy e O’Donovan e davanti ai greci, nello stesso bacino di Vaires-sur-Marne dove qualche giorno fa il quattro di coppia vinse la stessa medaglia. Quella nel doppio mancava da Sydney 2000 (Luini e Pettinari), e potrebbe essere anche l’ultimo della storia perché nel 2028 la gara non sarà nel programma olimpico. Oppo aveva già vinto il bronzo a Tokyo con Ruta nel 2021.

Il giro dell’acqua è qualcosa di misterioso, che sia di mare, di lago o di fiume non fa tanta differenza. L’acqua ha portato lontani da casa sia il sardo Oppo che il brasiliano naturalizzato comasco Soared. Oppo sta per compiere trent’anni in settembre, quando ne aveva 15 anni il canottaggio lo convinse a lasciare la sua Oristano per spostarsi in Umbria a Piediluco al centro tecnico e inseguire il sogno di gloria. Soares invece di anni ne ha 27. E’ nato in Brasile a Iguaçu, dove si trovano le cascate forse più iconiche del mondo. A 8 anni è arrivato in Italia con la madre brasiliana ed è cresciuto a Bellagio, sul lago di Como, dove ha scoperto il suo talento per il canottaggio. Che ha portato anche lui a doversi spostare, una volta di più: a Sabaudia, fabbrica storica di grandi canottieri, ha rifinito e completato la crescita tecnica e fisica, poi la composizione del doppio con Oppo ha portato alla qualificazione strappata con largo anticipo ai mondiali del 2023, e al fantastico risultato di ieri.

"Devo ancora realizzare cosa abbiamo fatto, mi ci vorranno settimane per comprenderlo – ha detto Soares –. Volevamo l’oro, poi abbiamo fatto la gara per mantenere l’argento. È stata la last dance perfetta per i pesi leggeri alle Olimpiadi, non potevamo sbagliare e tatticamente non abbiamo sbagliato nulla, non farei niente di diverso se dovessi ripetere la regata. È una grande gioia aver vinto questa medaglia, sognavo fin da piccolo questo momento. Sono nato a Iguaçu, dove ci sono le cascate meraviglia del mondo, e sono arrivato in Italia seguendo mia mamma Silvana dopo la separazione dei miei genitori, poi sono stato avviato al canottaggio per sfogare la mia iperattività. Ora vivo a Bellagio e lì sarà festa, ma adesso fatemi trovare mia madre, che è qui da qualche parte, per abbracciarla".

Sull’impossibilità di fare meglio si esprime anche Oppo: "Abbiamo provato ad attaccare l’Irlanda, ma loro sono davvero una leggenda. Questo argento è un’emozione incredibile. Ero convinto che lo avremmo conquistato, la Grecia non la conoscevamo ma siamo stati bravi a tenerla a bada".

Anche lui è legatissimo alle radici e tornerà subito in Sardegna: "A Oristano sarà grande festa e questo argento lo dedico anche a loro. Il futuro? mi godo un pò di riposo, un momento di riflessione e poi vedrò cosa fare".

Potrebbe anche decidere di ritirarsi. Dipende tutto da che cosa ha deciso il giro dell’acqua.

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