Successo nella 4x100 stile. Una staffetta da favola. Nuoto sempre d’oro
Italnuoto paralimpica trionfa a Parigi con record mondiale nella staffetta 4x100 stile. Chiusura epica con 16 ori e terzo posto nel medagliere.
A inventarlo, un finale del genere, non sarebbe stato tanto intenso, tanto meraviglioso. Ma l’Italnuoto paralimpica, ieri sera nell’ultima giornata di gare alla Defense Arena, ha chiuso non solo con un risultato record, ma anche con una storia da romanzo. Già, perché l’ultimo oro dell’acqua azzurra è giunto nella staffetta 4x100 stile (34 punti) e, tra i quattro atleti in gara, c’erano Stefano Raimondi e Giulia Terzi, coppia in vasca e nella vita: assieme a Xenia Palazzo e Simone Barlaam hanno dato vita a una gara epocale ottenendo medaglia d’oro e record del mondo (4’01"54). Gioia infinita: con quell’alloro, il nuoto azzurro ha chiuso la sua esperienza parigina con 16 ori, 6 argenti e 15 bronzi, che significa terzo gradino del podio nel medagliere dello sport, con 17 atleti a medaglia, uno score mai ottenuto prima d’ora. E, dulcis in fundo, era anche stata la medaglia numero 69, quella che, in ordine cronologico, aveva permesso di eguagliare Tokyo nel medagliere generale. Parlare di pesca miracolosa sarebbe ingeneroso: no, non è un miracolo il frutto della spedizione italiana in vasca a Parigi 2024, ma la conferma di un movimento che può considerarsi a tutti gli effetti una superpotenza, pur non essendo né la Cina, né gli Stati Uniti, e l’assenza dei russi non toglie nulla. Ieri, nell’ultimo giorno della Paralimpiade francese, prima della staffetta, Alberto Amodeo aveva trionfato nei 100 farfalla classe S8, terza medaglia per lui (secondo oro), mentre Stefano Raimondi era salito per la quarta volta sul primo gradino del podio con la vittoria nei 200 misti classe S10, diventando l’atleta azzurro ad avere ottenuto in Francia i risultati di maggior prestigio a livello individuale. Dopo di loro, Giulia Terzi, cognomen omen, aveva ottenuto il bronzo – suo terzo a Parigi – nei 50 farfalla S7. Poi la conclusione: lei e lui nella stessa gara, l’oro, il record nel mondo e un totale di 22 medaglie a casa, tra Tokyo e Parigi. E dire che, a cominciare la giornata, ci aveva pensato il ciclismo, con la staffetta mista H1-H5 formata da Federico Maestroni, Luca Mazzone e Mirko Testa con un argento di altissimo livello. Poi, in vasca, s’è fatta la storia.
Lorenzo Longhi
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