Taha Zidouh "Modena, il mio sogno è realtà"

L’attaccante ha bruciato le tappe esordendo contro la Samp a pochi mesi dai diciotto anni: "Non me lo aspettavo. Dedica? Alla mia famiglia" .

di ALESSANDRO TRONCONE -
9 ottobre 2024
Taha Zidouh "Modena, il mio sogno è realtà"

Il 29 settembre al ’Braglia’ l’attaccante. Taha Zidouh ha fatto il suo esordio in Serie B, compirà 18 anni il prossimo 13 dicembre (fotofiocchi)

Lo sguardo è quello di chi è consapevole dei propri mezzi. D’altronde, a 18 anni da compiere il prossimo 13 dicembre, non possono che esserci quella sana spensieratezza mista all’entusiasmo genuino e il sogno di essere stabilmente nel calcio dei grandi. Taha Zidouh, parte di quel sogno, lo ha vissuto. L’esordio in Serie B con la maglia canarina nel match con la Sampdoria resterà indelebile ma è solo un primo step, con umiltà lo sa benissimo. Le sue parole a ’Futuro Gialloblù’, su Trc.

Che effetto ti ha fatto esordire nemmeno maggiorenne?

"Una sensazione bellissima. Non me lo sarei mai aspettato, soprattutto così presto. Sono arrivato tra i professionisti solo lo scorso anno, è un sogno che ogni bambino coltiva sin da piccolino e io ho avuto il privilegio di viverlo così presto. Sono felicissimo, anche i miei genitori lo sono".

Muovi i primi passi a Crevalcore, giochi in Prima Categoria. Poi il Modena.

"Ne stavo parlando in questi giorni con un mio amico, il quale mi faceva notare di essere partito dal basso per poi arrivare all’esordio in B. Ho iniziato dalla squadra del mio paese, Crevalcore. Successivamente sono passato al Persiceto, dove ho giocato nell’Under 17 e poi subito aggregato alla prima squadra e lì sono stato notato dal Modena".

Il consiglio che hai ricevuto dai compagni del Modena? "Con Magnino ho parlato molto, mi ha sempre detto di stare sul pezzo e concentrato. La notte prima della partita con la Sampdoria l’ho trascorsa in camera con Marco Oliva, mio compagno anche in Primavera. Lui mi ha detto di godermi il momento al 100%".

E Bisoli cosa ti ha detto prima dell’ingresso?

"Durante il riscaldamento, mi ha chiamato per entrare in campo ma nel frastuono dello stadio non avevo ben capito e gli ho chiesto se indicasse davvero me per la sostituzione. Ho avuto un attimo di timore prima di fare il mio ingresso, poi è passato ed è svanito tutto, ero concentrato per fare bene".

Finita la gara? Chi hai sentito immediatamente?

"C’erano i miei genitori allo stadio. Una volta rientrato nello spogliatoio ho trovato tanti messaggi di amici, parenti e conoscenti, sono rimasto contento di aver visto tanto affetto".

Oltre al calcio. come va?

"Frequento il quinto anno a Crevalcore, alla scuola ’Malpighi’, indirizzo manutenzione e assistenza tecnica. La mia giornata è scandita dagli impegni scolastici, gli allenamenti, nel tempo libero esco con gli amici. Coltivo il sogno di diventare calciatore professionista, ma ho la passione per le macchine e mi piacerebbe studiare ingegneria dopo il diploma".

Hai una dedica particolare per il tuo esordio?

"Alla mia famiglia e per tutti coloro che mi hanno supportato e che mi vogliono bene".

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