Vis: mesi da incorniciare. E la Torres è già alle spalle
I biancorossi chiamati a ripetersi dopo una prima parte di stagione al top .

I biancorossi chiamati a ripetersi dopo una prima parte di stagione al top .
Una stella cometa da continuare a seguire. Una scia luminosa composta da carattere e qualità è ciò che la Vis ha rappresentato in questa prima parte di campionato. Una scia che anche nel 2025 gli uomini di Roberto Stellone non hanno intenzione di abbandonare. Il percorso avviato fin da inizio ritiro ha elevato la Vis a dei livelli inaspettati. Gli innesti mirati del direttore sportivo Michele Menga hanno dato al tecnico l’opportunità di presentarsi ai nastri di partenza con dei meccanismi di squadra già ben rodati. L’estrema organizzazione tattica e la solidità del gruppo sono infatti gli elementi che hanno contraddistinto ogni singola gara di questa prima parte di campionato. Il collettivo è riuscito ad emergere compatto, ognuno si è reso un tassello indispensabile di un puzzle che ad oggi sta sorprendendo ogni addetto ai lavori. Il tecnico biancorosso in soli sei mesi è riuscito a fare cambiare prospettiva al mondo Vis. Arrivato a Pesaro in una situazione di emergenza, attraverso un puntiglioso lavoro è riuscito insieme al suo staff a creare le condizioni necessarie a dar fiducia ed entusiasmo ad un intera piazza. Mantenendo sempre fisso l’obbiettivo di soffrire meno rispetto allo scorso anno, sta trainando la Vis attraverso la forza delle idee a delle quote mai raggiunte prima. Terminare l’anno con 35 punti poteva sembrare ai più una pura utopia, ma come ammesso dallo stesso tecnico, il gruppo ci ha sempre creduto. Grazie a dei risultati che hanno sempre accompagnato i biancorossi fin da inizio stagione la squadra ha sempre proposto un idea di gioco aggressiva, conscia della propria forza e dei propri mezzi. Ad eccezione della prima sconfitta, a Sassari contro la Torres, sul piano del gioco i biancorossi non sono mai apparsi inferiori all’avversario.
Le battute di arresto, contro Ternana, Campobasso e Pianese sono figlie di episodi sfavorevoli a cui la Vis ha sempre cercato di reagire, non sottraendosi mai a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Se la sconfitta casalinga contro la Ternana mostra diverse similitudini a quest’ultima contro la Torres, nelle due sconfitte esterne contro Campobasso e Pianese ci ha pensato una direzione arbitrale avversa a punire i pesaresi. Al Benelli sia contro la Ternana che contro la Torres la Vis ha avuto per lunghi tratti il dominio del gioco ma è stata punita da episodi fortuiti e dall’indomabile vena realizzativa di due grandi bomber come Emanuele Cicerelli, attuale capocannoniere con 12 reti del girone, e Fischnaller. In trasferta invece, se a Campobasso una spinta di Di Nardo su Bove ha aperto al bomber molisano la strada per la doppietta, a Piancastagnaio una discutibile espulsione di Coppola nei minuti iniziali ha indubbiamente influenzato l’andamento della gara. Sconfitte che non hanno però scalfito le consapevolezze nei propri mezzi ad un gruppo, quello plasmato da mister Stellone, unito da forti legami sia al proprio interno che con i propri tifosi.
Lorenzo Mazzanti
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