Vuelle, Visconti sulla strada per Bologna. Lettera ai tifosi: "Ci rivedremo presto in A1"

Il trasferimento di giocatori chiave come Repesa e Visconti segna un momento di transizione per la Carpegna Prosciutto. Il focus sul gruppo italiano evidenzia l'importanza del legame e della coesione per la squadra.

21 luglio 2024
Vuelle, Visconti sulla strada per Bologna. Lettera ai tifosi: "Ci rivedremo presto in A1"

Vuelle, Visconti sulla strada per Bologna. Lettera ai tifosi: "Ci rivedremo presto in A1"

In attesa di vedere sul campo la nuova Carpegna Prosciutto targata A2, siamo all’amarcord, nel senso che in questi ultimi giorni si vedono passare e sfilare via molti attori della scorsa stagione e non solo. Il primo a prendere casa è stato Jasmin Repesa, che è finito a Trapani, società che punta... alla finale scudetto, stando al suo ricco presidente. Non solo questo, perché ieri ha firmato per Reggio Emilia una vecchia conoscenza dei tifosi pesaresi, l’ala forte Kwan Cheatham, ‘attore’ della bella stagione di due anni fa proprio con Repesa alla guida. Ma non è finita, perché un altro che sta trovando collocazione – sembra alla Virtus Bologna – è Riccardo Visconti, guardia-ala che ha lasciato un buon segno tra gli appassionati, se non altro per il fatto che, ogni volta in cui è sceso in campo, non si è mai risparmiato. E proprio da Visconti è arrivata una bella lettera di commiato al pubblico biancorosso.

"Cara Pesaro, ho cercato tante parole per descrivere il nostro finale insieme... ho sognato per un anno intero di poterci salvare, ho immaginato all’infinito il giorno in cui avremmo festeggiato tutti insieme ma purtroppo non è mai arrivato. Mi lego sempre tanto alle città in cui sto, andarsene via è sempre difficile ma andare via da qui forse lo è ancora di più delle altre volte. Sento come se la missione non sia stata completata, non ho dormito per svariate notti all’idea del peggior finale. Chi mi ha conosciuto bene sa quanto io abbia patito i risultati, quanto abbia sentito sulla mia pelle la responsabilità di poter fare qualcosa. Sempre chi mi conosce, e forse anche chi ha avuto modo di vedermi da lontano, sa quanto ci abbia tenuto, ci abbia provato nel limite delle possibilità avute. Sono tornato a Pesaro qualche giorno fa, mi avete sommerso di affetto lungo il viale, quanti “rimani qua Visco” mi hanno fatto venire il magone, perché sì... uno come me non prende scelte a cuor leggero.

Grazie Pesaro , per l’affetto, per le volte in cui abbiamo festeggiato insieme, per le volte in cui non è andato tutto come avremmo voluto... per chi ci ha creduto insieme a me fino all’ultimo minuto. È stato un onore poter vestire una maglia storica come la tua, giocare in una piazza così. A presto, nella massima categoria!".

Una storia che alla fine racconta che il gruppo degli italiani è quello, per varie ragioni, che rappresenta il vero cemento di una formazione dove fare squadra conta moltissimo. E questo sembra il caso di Visconti, fra l’altro un ragazzo che, arrivando a Pesaro non ha trovato il deserto, perché ha rivisto anche ragazzi della sua età, affrontati nelle varie tappe dei campionati giovanili, ed è anche un giocatore molto attivo sui social, seppure quest’ultimo aspetto non fosse sempre ben visto all’interno della società biancorossa. Comunque sia, un saluto ai tifosi e alla società che non è da tutti.

E il gruppo degli italiani sarà il tema principale del prossimo campionato che Pesaro affronterà, anche perché al piano di sotto sono otto, mentre gli americani solamente due. Quello che prima era il contorno, adesso diventa il piatto principale della squadra.

m.g.

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