Wierer: “Punto ai Mondiali di Nove Mesto. Olimpiadi 2026? Deciderò a marzo”

L’altoatesina fissa gli obiettivi stagionali: mondiali e possibile lotta alla sfera di cristallo. Per le Olimpiadi decisione a marzo

di MANUEL MINGUZZI -
4 novembre 2023
Dorothea Wierer

Dorothea Wierer

Bologna, 4 novembre 2023 - Dorothea Wierer punta ai mondiali, ma per ora non scioglie le riserve sulle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. La biathleta è ancora ai vertici mondiali della disciplina, ma per continuare per altri due anni serviranno gli stimoli giusti, lei che praticamente ha vinto quasi tutto quello che c’era da vincere. Anche senza Olimpiadi non ci sarebbero rimpianti per Dorothea che in carriera ha ottenuto tre bronzi olimpici, quattro ori mondiali e due Coppe del Mondo generali. Sì, manca l’oro olimpico ma la sua vita professionale è stata ampiamente soddisfacente e a Cortina ci arriverà solo se fisico e mente glielo consentiranno.  

Wierer: “Non ho rimpianti”

Per ottenere grandi successi è necessaria la capacità di gestirsi, di trovare il picco di forma quando arriva l’appuntamento importante, ma Wierer ha avuto il grande merito di essere stata costante sempre, da inizio a fine stagione. Questo le ha permesso di vincere tanto, soprattutto ai mondiali dove ha conquistato quattro ori in totale, a cui ha sommato cinque argenti e tre bronzi. Wierer si è raccontata così al sito ufficiale Ibu: “Sono sempre stata costante ad alto livello - le sue parole - Non sono l’atleta che raggiunge il picco a ridosso delle grandi competizioni, anzi in quei momenti mi vengono sempre grandi dubbi su di me. Coppa del Mondo? Mi aspetto una grande lotta, tra gli uomini Boe può fare quello che vuole ma tra le donne sarà una sfida interessante”. Wierer ne ha già vinte due e la terza non è di certo utopia, ma Doro vuole togliersi di dosso pressioni eccessive: “Non ho particolari obiettivi, vivo giorno per giorno. Quando sto bene fisicamente sono anche più motivata ma preferisco non fissarmi dei traguardi e sorprendere”. Forse i Mondiali di Nove Mesto, in una località amica, possono rappresentare un obiettivo più succoso per Dorothea. L’altoatesina si è sempre trovata bene: “Hanno un significato particolare per me, ho vinto tre medaglie junior, poi con la staffetta 2013 abbiamo vinto la prima medaglia di sempre al femminile. Mi piace Nove Mesto, ma dipenderà anche dalle condizioni della neve e del vento. In ogni modo il poligono è stupendo, sembra di essere in uno stadio”. Ai mondiali 2024 ci sarà, ma alle Olimpiadi 2026? Ancora non ha sciolto le riserve Dorothea che solo a marzo deciderà se continuare o no per un altro biennio. Serve essere al top sia fisicamente ma soprattutto mentalmente: “Me lo chiedono in tanti se sarò ai Giochi ma rispondo che non lo so. Prenderò una decisione a marzo e non sarà basata solo sui miei risultati. Sono soddisfatta delle mia carriera e se mi ritirassi oggi nn avrei rimpianti”. Prima di tutto contano le motivazioni, la voglia di fare ancora sacrifici e arrivare a 36 anni a Cortina con ancora la voglia di un tempo. Sulla base di questo deciderà Dorothea.

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