"Cantù, ti voglio cattiva e vincente». Brienza detta regole e ambizioni:: "Moraschini è un valore aggiunto. Tyrus McGee? Il più forte di tutti»

Serie A2. Raduno dal 16 agosto, l’obiettivo è tornare nella massima serie ma la concorrenza non manca

14 agosto 2024
Brienza detta regole e ambizioni:: "Moraschini è un valore aggiunto. Tyrus McGee? Il più forte di tutti"

Serie A2. Raduno dal 16 agosto, l’obiettivo è tornare nella massima serie ma la concorrenza non manca

BASKET

di Alessandro Luigi Maggi

Il 16 agosto sono previste le visite mediche in casa Pallacanestro Cantù, seguite nei giorni successivi dai primi test con lo strength & conditioning coach "Sam" Bianchi e dall’inizio degli allenamenti sotto la guida di coach Brienza. Marco Ammannato, Matteo Pollone e Batric Velimirovic saranno aggregati alla prima squadra per il precampionato dell’Acqua S.Bernardo. E’ quindi vicinissmo il via di una stagione per i colori comaschi, con il club concentrato su una promozione assolutamente essenziale. Ammannato ha giocato la scorsa stagione in Serie B a Ruvo di Puglia nel ruolo di centro, mentre Pollone, guardia/ala di 23 anni, che ha già lavorato con coach Brienza nella stagione ’22-’23 a Pistoia, arriva da un’ottima annata con Treviglio. Batric Velimirovic, montenegrino classe 2007, è un giovane centro su cui anche il Progetto Giovani Cantù nutre un grande interesse.

Definito quindi il roster, che avrà in regia il giovane Fabio Valentini e il senatore Andrea De Nicolao, in guardia Matteo Piccoli e il fuoriclasse Tyrus McGee, in ala il prospetto Joonas Rismaa e il senatore Riccardo Moraschini, in avvicinamento al ferro Grant Basile con Filippo Baldi Rossi e Christian Burns a combattere a rimbalzo. E in panchina c’è un certo Nicola Brienza, che dopo la promozione con Pistoia, e il titolo di miglior coach della scorsa Serie A, lavora per un’impresa nella squadra a cui è più legato.

Partendo dal pieno recupero di Riccardo Moraschini, un giocatore che in LBA ha sempre fatto la differenza ma che dopo due stagioni complesse cerca il rilancio: "Aspetto con ansia - spiega il tecnico - il suo recupero totale che avverrà per inizio campionato, fortunatamente abbiamo un roster che ci permetterà di non forzare in alcun modo il suo rientro, perché Riccardo avrà un ruolo importante nel gruppo".

Insomma, il ’’Morasca’’ al centro del progetto: "Vorrei una squadra ’’cattiova e vincente’’. Non mi piace essere legato troppo ai ruoli che, per carità esistono ancora, ma in maniera molto più superficiale. Nella mia esperienza Wheatle era un “4“, poi l’ho messo da “5“ e in Serie A giocava addirittura da playmaker. Moraschini è un giocatore di grande talento, non penso di schierarlo da 5 ma credo che abbia le qualità tecniche e fisiche per coprire i ruoli dall’1 al 4, qualora volessimo giocare small ball. L’importante è che sia consapevole del ruolo di primo piano che gli abbiamo affidato. Starà a lui dare continuità al tipo di progetto che ho nei suoi confronti".

Ovviamente molto passerà anche per i punti di Tyrus McGee, altro giocatore che ha vissuto la massima serie da giocatore di grande qualità: "Penso che sia l’americano più forte che il nostro campionato possa vantare quest’anno e oggettivamente è quello col pedigree di maggior blasone all’interno del campionato di Serie A2".

Vedremo se sarà così, certamente Cantù ha tutto per primeggiare in una categoria che ha perso una corazzata come Trapani ma presenta al via tante compagini di qualità come le fruliane Udine e Cividale, la Fortitudo Bologna, l’Urania di Alessandro Gentile e le due neoretrocesse Brindisi e Pesaro.

Nella prossima stagione il primo posto alla fine della stagione regolare garantirà l’immediata promozione: la missione di Cantù sarà quella di evitare i playoff.

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