Pizza: "Loreto, non vendo i diritti, aiutateci"

Appello dell’ex patron: "Salviamo la B e valorizziamo i giocatori per la Vuelle, io e Baldini metteremo la quota, ne servono altre quattro"

di DAVIDE EUSEBI
20 giugno 2025
Lorenzo Pizza, patron dell’Italservice e protagonista del miracolo Loreto in B

Lorenzo Pizza, patron dell’Italservice e protagonista del miracolo Loreto in B

Lorenzo Pizza, ce la farà il Loreto basket a mantenere la categoria?

"Spero di sì, il nuovo presidente è una persona molto seria, valida e con tante idee. Certo, da solo non riesce a sostenere una categoria nazionale, ma la sua credibilità è una garanzia per gli imprenditori che potrebbero avvicinarsi"

Cosa trova chi sponsorizza il Loreto basket?

"Una società sana e una base solida, con un direttore sportivo e generale come Federico Ligi capace di far quadrare i conti e di gestire al meglio tutto"

Che figura si immagina come suo successore?

"Io parlerei al plurale. La B non costa cifre esorbitanti e basterebbero quattro o cinque imprenditori da trenta a cinquantamila euro ciascuno per farcela, poi una quota la mette il presidente e una io".

Quanto costa una B dignitosa?

"Tra quattro e cinquecentomila euro e Ligi gestirebbe molto bene le risorse"

Ritiene la squadra così com’è pronta per la B?

"Sì, per una B media ci siamo, è una squadra molto bene amalgamata e soprattutto ha un valore aggiunto che è l’allenatore Ceccarelli che merita la riconferma"

Ma è vero che ha rinunciato a vendere il titolo?

"Sì è vero. Ho rinunciato a centomila euro per non vendere il titolo. C’erano quattro o cinque società che lo volevano ma non ho voluto. Potevo vendere la matricola, prendere quella dell’altra squadra e incassare centomila euro. Non l’ho fatto e ne sono felice. Non sarebbe stato giusto per questi ragazzi meravigliosi, per il club e per la città che credo abbia fatto una ottima figura con noi. Anche per questo mi auguro che ci siano uno o più imprenditori che facciano un passo in avanti".

Loreto potrebbe essere una sorta di seconda squadra della Vuelle?

"Assolutamente sì, Loreto potrebbe preparare i giovani per la serie A. L’ho detto ad una riunione recente ai miei: è una proposta da fare al presidente Valli. Loreto potrebbe aiutare la Vuelle a far crescere quella scuola pesarese di basket che in passato ha sfornato campioni. E poi se fai giocare giovani del posto risparmi sui diritti e puoi fare mercato. Loreto potrebbe essere il vivaio della Vuelle, una vera risorsa per fare crescere il movimento cestistico pesarese"

Nel gruppo che ha vinto ci sono giocatori di prospettiva?

"Assolutamente si, ci sono ragazzi giovani come Tognacci, una sorpresa, esploso con coach Ceccarelli: è una guardia versatile, può fare anche il play e altri ruoli, ha 23 anni e margini di crescita notevoli, tra l’altro è un ragazzo d’oro"

Torniamo alla questione cruciale: dunque se arriva un nuovo sponsor lei non lo lascia solo?

"No, affatto, resto con una cifra più contenuta rispetto al passato e sto cercando di coinvolgere anche un’azienda che lavora con me. Qui non si tratta di scaricare una responsabilità su altri, ma di fare qualcosa insieme, qualcosa di bello e sostenibile per noi, la Vuelle, la città. Io non mi tiro indietro, assicuro i miei trentamila euro, poi c’è la quota del presidente e basterebbero altri come noi per continuare questa bella storia"

Il conto alla rovescio è cominciato: che tempi ci sono per garantire la B al Loreto?

"Bisogna fare tutto entro il 2 luglio, dunque se qualcuno vuole aiutare il presidente Baldini ci contatti subito. Entro il 2 luglio il presidente deve decidere se iscrivere il Loreto in serie B o in D. Ma in ogni caso il titolo non lo vendo, per amore della maglia e di Pesaro".

Davide Eusebi

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