Gasperini contro l’ultimo tabù: "Prima o poi batteremo l’Inter"
Il tecnico non ha mai vinto a San Siro contro l’attuale capolista: "Dobbiamo ripetere la prova dell’andata"
L’Atalanta, da quando Gasperini siede sulla panchina, dall’estate 2016, ha vinto su tutti i campi della serie A tranne in casa dell’Inter. Dove peraltro ha perso le ultime tre. Dea che in questi sette anni e mezzo ha espugnato i campi del Milan (tre volte), della Juventus, del Napoli, delle romane, mai quello dei nerazzurri milanesi. "Ci proveremo anche questa volta, prima o poi, per la legge dei grandi numeri deve capitare", ci ha scherzato sopra alla vigilia il Gasp, ormai lontano ex, e lontana meteora, appena tre giornate sulla panchina nerazzurra nel settembre 2011 prima dell’esonero dopo la sconfitta a Novara.
Un’era geologica fa, a livello calcistico. Gasperini nella Scala del calcio non cerca nessuna rivalsa personale, cerca punti Champions: il quarto posto del Bologna è a due punti, dietro la Roma sesta è in ritardo di due punti. Fare risultato stasera nel recupero al Meazza, e poi battere domenica il Bologna al Gewiss significherebbe ipotecare un posto in Champions e affrontare poi con maggiore serenità gli ottavi di finale di Europa League con la doppia sfida contro lo Sporting Lisbona capolista del campionato portoghese.
Stasera però c’è la capolista della serie A e Gasp alla vigilia ha ricordato la complessità dell’impegno: "Abbiamo poco da perdere. L’Inter è una squadra completa, Inzaghi ha fatto un grandissimo lavoro: poche volte nella storia la si è vista giocare con questa qualità. Vogliamo fare la nostra partita. All’andata avevamo fatto un’ottima gara pur tra qualche errore. L’obiettivo è ripetere la prestazione: all’andata era una gara stata equilibrata".
Nerazzurri bergamaschi che attraversano da due mesi un momento di forma strepitoso: da fine anno dieci gare imbattuti con otto successi e due pareggi tra campionato e coppa Italia. Pur cambiando spesso protagonisti e interpreti, anche se i due leader offensivi sono diventati Koopmeiners e De Ketelaere, entrambi a quota 10 gol stagionali, e in porta c’è un Marco Carnesecchi che per quantità e difficoltà di parate eseguite è come se avesse segnato anche lui una decina di gol in questo 2024. Dea che torna al Meazza al gran completo ("Siamo in ventuno e Scalvini ha recuperato") e potrebbe anche varare qualche cambio per sfruttare le energie di chi sta giocando meno, come ha confermato lo stesso Gasp annunciando che "Pasalic e Hien potrebbero giocare e sto pensando anche a Bakker. Ma ci sono cinque cambi". Quasi sicuro davanti il ritorno da titolare del cannoniere Lookman, dovrebbe fare coppia con De Ketelaere.
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