L’Atalanta per il dopo Gasp pensa a Stefano Pioli, vincolato fino al 2027 con l’Al Nassr
Il club nerazzurro dovrà trovare un accordo per la risoluzione del contratto con Gasperini, ad un passo dalla Roma

Stefano Pioli
Bergamo, 29 maggio 2025 – Sempre più lontano da Bergamo, ad un passo da Roma. Quella di oggi è stata la giornata decisiva nell’epilogo dei nove anni di Gasperini all’Atalanta. Il 67enne tecnico di Grugliasco è atteso domani al centro sportivo di Zingonia, o al più tardi sabato, per un nuovo incontro con i Percassi per arrivare ad una risoluzione consensuale anticipata del contratto vigente fino al giugno 2026. Difficile si possa tornare indietro dopo le foto circolate nel pomeriggio del pranzo fiorentino tra l’allenatore e i vertici della Roma, per pianificare il suo sbarco nella sponda giallorossa della Capitale, probabilmente con un contratto triennale.
L’ultima parola comunque spetta all’Atalanta, che ha ancora Gasp sotto contratto per la prossima stagione: si dovrà trovare un accordo per una risoluzione consensuale anticipata. Intanto per la panchina nerazzurra restano in corsa una manciata di candidati, dai profili diversi. In serata però sta emergendo su tutte l’idea Stefano Pioli: il 60enne tecnico emiliano è però vincolato da un ricco contratto con il club saudita dell’Al-Nassr fino al 2027 ed è nel mirino della Juventus. L’alternativa, per un profilo di esperienza internazionale consolidata come quello di Pioli, è Maurizio Sarri, già seguito dalla Dea nel 2014 quando stava emergendo a Empoli prima di spiccare il volo per Napoli.
Per il 66enne allenatore toscano però cantano le sirene della Lazio, da cui si è separato da poco più di un anno. Restano sul tavolo le opzioni dei tecnici giovani, quarantenni, di impronta gasperiniana, ovvero Raffaele Palladino, fresco di dimissioni dalla Fiorentina, che però non ha mai allenato in Champions e ha solo tre anni di A alle spalle, e Thiago Motta, meno quotato rispetto a Palladino dopo il fresco flop alla Juventus. C’è poi l’idea dell’outsider Domenico Tedesco, quarantenne ex ct del Belgio, esperienze con Stoccarda, Spartak Mosca e Lipsia, esperto a livello internazionale, ma senza alcuna esperienza nel calcio italiano.
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