Empoli da sballo, la favola continua. Ekong più Haas: domato il Toro. Cavalcata da stropicciarsi gli occhi. Ci sarà il derby agli ottavi di finale

Formazione stravolta con dieci cambi e tre debuttanti assoluti. Ma la squadra ormai va a memoria. E così arriva un’altra grande vittoria per i ragazzi di D’Aversa, ancora imbattuti dopo sette partite ufficiali .

di SIMONE CIONI -
25 settembre 2024
Ekong più Haas: domato il Toro. Cavalcata da stropicciarsi gli occhi. Ci sarà il derby agli ottavi di finale

L’esultanza di Ekong, abbracciato dai compagni, dopo il gol del vantaggio; sotto il duello tra Henderson e Tameze

In matematica la proprietà commutativa recita: "cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia". Nessuna definizione potrebbe rappresentare meglio l’Empoli attuale. D’Aversa ne cambia ben dieci rispetto alla vittoriosa trasferta di Cagliari, ‘risparmiando’ dalle rotazioni solo l’inesauribile Henderson, ma nessuno se ne accorge. Alla vigilia del match D’Aversa aveva sottolineato come l’importante era non perdere il proprio dna e da questo punto di vista l’allenatore azzurro è stato senza dubbio accontentato. Anche all’Olimpico Grande Torino l’Empoli offre la solita prestazione solida fatta di personalità, coraggio e movimenti codificati. È veramente un piacere vedere giocare gli azzurri, indipendentemente da chi siano gli interpreti dell’ormai collaudato 3-4-2-1.

Dagli esordienti assoluti Seghetti, Tosto e Konate agli altri giovani Marianucci ed Ekong fino ad Haas, De Sciglio, Sambia e l’ex Pellegri, anche loro alla prima da titolari. Il Torino, capolista in campionato e imbattuto proprio come Empoli e Juventus, è invece lento e compassato, con poca intensità. Merito soprattutto di un Empoli equilibrato come sempre nel coprire le linee di passaggio e feroce nella pressione sui portatori di palla. L’unico un po’ più intraprendente è Adams, che reclama due rigori per altrettanti interventi in area di De Sciglio e Seghetti (soprattutto il giovane portiere di Santa Croce sull’Arno ha rischiato molto). L’unico tiro scoccato verso la porta azzurra è stato però quello di Gineitis dalla distanza, che termina a lato.

L’Empoli invece muove bene la palla da destra a sinistra cercando le accelerazioni di Ekong. Proprio il 22enne svedese al 30’ passa avanti a un ingenuo Walukiewicz e gira in rete il cross morbido di Haas, con un colpo tra testa e spalla mortifero. La ripresa si apre con un doppio cambio nel Torino: dentro Zapata, già 7 reti agli azzurri, e Sosa, con Vanoli che si mette a specchio dell’Empoli. Proprio il Colombiano al 64’ fallisce da ottima posizione. Dopo un avvio di ripresa più aggressivo da parte del Torino, l’inerzia del match torna sulla falsa riga del primo tempo, con l’Empoli che non rinuncia ad attaccare. Anzi, quando lo fa lo fa sempre con tanti uomini. Il Toro allora si affida alle palle in area dove può vantare maggior fisicità. E infatti, proprio su un traversone dalla sinistra di Ricci al 74’ arriva il pari di Adams.

Nel finale le squadre si allungano e si assiste a diversi capovolgimenti di fronte. Su uno di questi ottima la chiusura di Seghetti sulla conclusione ravvicinata del solito Zapata. Al contrario, dall’altra parte, sugli sviluppi di un corner guadagnato dal subentrato Colombo è Haas a risolvere una mischia in area con un tocco di punta esterna che non lascia scampo a Milinkovic-Savic. Nei minuti di recupero il Torino va a caccia del pari, ma al 93’ è ‘miracoloso’ Seghetti nel deviare in contro tempo un colpo di testa ravvicinato di Maripan su azione d’angolo. L’Empoli vola così agli ottavi e si regala un altro derby stagionale contro la Fiorentina.

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