Gruppo unito e la certezza Colombo. Così l’Empoli vuole domare il Toro
I granata di Vanoli stanno vivendo un momento difficile. D’Aversa cerca conferme e vuole approfittarne
Domani sera alle 20.45, nell’anticipo della sedicesima giornata, al Carlo Castellani-Computer Gross Arena arriva il Torino, squadra che l’Empoli ha già battuto 2-1 in trasferta lo scorso 24 settembre nei sedicesimi di finale di Coppa Italia. Un successo che sorprese tutti sia perché l’Empoli schierò tanti giovani sia perché allora la squadra di Vanoli era prima in classifica in campionato. Da allora, però, di acqua sotto i ponti ne è passata e quella di domani sarà tutta un’altra partita. Soprattutto perché i granata stanno vivendo un momento diametralmente opposto: da allora infatti hanno vinto solo la gara casalinga contro il Como perdendo 7 delle restanti 9 partite. Tanto che in questi due mesi e mezzo il Toro è scivolato dal primo al dodicesimo posto perdendo 5 punti rispetto agli azzurri, che arrivano a questo scontro diretto con tre lunghezze di vantaggio.
La principale difficoltà della squadra di Vanoli in quest’ultimo periodo è stata in fase realizzativa: dopo l’infortunio al ginocchio di Zapata contro l’Inter (stagione finita per il bomber colombiano), i piemontesi hanno segnato solo 4 reti in 8 gare. Lo scozzese Adams, che per altro aveva cominciato bene la stagione, e il paraguaiano Sanabria sono a secco di gol rispettivamente dal 29 settembre e dal 20 ottobre. Per contraltare, però, soltanto a Cagliari e nel derby di Torino i granata hanno subito più di una rete nella stessa partita, grazie anche alle parate di Milinkovic-Savic che sta disputando una stagione fin qui eccezionale. Il reparto più competitivo in questo momento sembra il centrocampo dove l’ex Ricci è il direttore d’orchestra e Gineitis sta trovando il giusto equilibrio, anche se rispetto alla scorsa stagione mancano le incursioni in zona gol di Vlasic, solo 9 presenze finora con una rete e due assist per lui.
Per quanto riguarda l’Empoli mister D’Aversa recupera solo Grassi (restano out Sazonov, Pellegri, Haas, Ebuehi, Zurkowski e Fazzini), ma difficilmente il capitano azzurro sarà schierato dal primo minuto. Ecco quindi che, vista anche la squalifica di Henderson, la formazione iniziale domani dovrebbe essere per dieci undicesimi la stessa che ha cominciato a Verona. Intoccabile la difesa con il terzetto composto da Goglichidze, Ismajli e Viti a protezione di Vasquez, con Gyasi e Pezzella a copertura delle fasce laterali.
In mezzo al campo giocheranno ancora Anjorin e Maleh mentre davanti Cacace sarà confermato sulla trequarti al fianco di Esposito dietro a Colombo, che prende il posto dell’infortunato Pellegri. L’unico dubbio potrebbe riguardare la posizione di questi ultimi due, che come già successo altre volte si potrebbe invertire. Vista la fisicità dei difensori granata, infatti, il tecnico azzurro potrebbe anche giocare la carta di Esposito più avanzato per non dare punti di riferimento alla retroguardia del Torino.
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