Il presidente azzurro Corsi: "Un vero signore, nessuno gli era indifferente». Salvemini, addio mister gentiluomo. Portò Empoli e Bari tra le grandi
Si è spento a 82 anni lo storico allenatore. Traghettò i due club. fino alla Serie A.
Lo stesso nome dell’ex deputato del Regno d’Italia e il merito di aver fatto risplendere due squadre come Empoli e Bari. Il mondo del calcio piange l’ex allenatore Gaetano Salvemini, morto a Reggio Emilia a 82 anni. Con lui se ne va uno degli ultimi veri gentiluomini del calcio.
Prima calciatore e poi allenatore, sotto la sua guida i toscani ottennero la prima promozione in Serie A della loro storia nella stagione 1985-86. "C’è grande dolore – lo ricorda il Presidente Azzurro Fabrizio Corsi – per la scomparsa di una persona straordinaria. A Gaetano mi legano moltissimi ricordi, sia da calciatore che da allenatore ma anche e soprattutto di vita comune. Ho nella mente tante piccole imprese sui campi della Serie C negli anni Settanta, gare e campionati che, seppure giocati in palcoscenici diversi da quelli che viviamo oggi, io come numerosi sportivi empolesi che hanno vissuto quei periodi, non possiamo aver dimenticato e ricordiamo sempre con grande piacere. Un signore nel vero senso della parola, dalla spiccata personalità e dai contenuti umani incredibili che non lasciava indifferenti".
Alla guida del Bari, invece, vinse un campionato di Serie B, ottenne due salvezze e conquistò una Mitropa Cup nel 1990. Così lo piange il club biancorosso: "Alla famiglia e ai suoi cari giungano le più sentite condoglianze e l’abbraccio del Presidente Luigi De Laurentiis, del Bari e di tutto il popolo biancorosso".
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