Inter, i soldi per Frattesi in arrivo dalle cessioni

L’obiettivo numero uno dei nerazzurri è il centrocampista del Sassuolo, prima però bisogna sfoltire la rosa: Zhang vuole un mercato che si autofinanzia

di MATTIA TODISCO
19 giugno 2023
Davide Frattesi festeggia il gol con la maglia della nazionale nella finalina di Nation League con l'Olanda

Davide Frattesi festeggia il gol con la maglia della nazionale nella finalina di Nation League con l'Olanda

Milano – Gli ultimi giorni del mese di giugno, in casa Inter, saranno dedicati ai rinnovi di contratto dei giocatori in scadenza o ai quali la società vuole estendere ulteriormente l'accordo a prescindere dal termine.

Fanno parte di quest'ultimo gruppo Bastoni e Calhanoglu, per i quali sono già state poste le basi e i cui annunci arriveranno nei presumibilmente nei prossimi giorni, assieme a quello di De Vrij (che invece è in scadenza al 30 giugno prossimo).

Non dovrebbero invece restare Dzeko, a cui è stata fatta un’offerta inferiore rispetto al biennale proposto dal Fenerbahce, e i vari Gagliardini o Dalbert ai quali non è stata avanzata alcuna proposta. In bilico le posizioni di Handanovic e D’Ambrosio, la società sta valutando le opzioni sul mercato prima di decidere se trattenerli o meno.

Anche a seconda di chi rimarrà e chi no saranno chiuse le operazioni in entrata. L'Inter pagherà la clausola da 7 milioni di euro per Bisseck, nazionale tedesco Under 21 dell'Aarhus, in Danimarca. Dovrebbe arrivare anche un altro centrale, così come un esterno destro se Bellanova non sarà acquistato dal Cagliari (i nerazzurri non eserciteranno l’opzione ma trattano con i sardi) e un attaccante al posto di Dzeko. Due se Correa andrà via, ma l'argentino sembra intenzionato a respingere le offerte finora pervenute.

Il grande obiettivo è però Davide Frattesi. C'è un accordo di massima sulla valutazione con il Sassuolo: 30 milioni più il cartellino di Mulattieri, controriscattato dal Sassuolo e valutato 5 milioni di euro. Zhang ha però chiesto al management di trovare prima i fondi attraverso le cessioni o gli addii a parametro zero dei giocatori con ingaggi alti. Il totale dovrà comunque portare a un mercato autofinanziato

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