Un’attesa lunga 33 anni: e derby sia. Torna la sfida in B con il Parma Capolista favorita, ma la Reggiana arriva rinforzata dal mercato
I difensori Sampirisi e Szyminski pronti a debuttare. Ma anche Gondo ha buone possibilità di giocare dall’inizio. Gara numero 79 in campionato. Score in perfetto equilibrio: 26 vittorie granata, 26 per i ducali e altrettanti pari.

di Francesco Pioppi
Non esiste una notte tanto lunga da impedire al sole di risorgere. E così, dopo oltre sei anni di attesa, un fallimento, un ripescaggio e due promozioni in Serie B, la Reggiana potrà finalmente affrontare i rivali di sempre.
Alle 18,30 allo stadio ‘Ennio Tardini’ si alza il sipario sul derby dell’Enza numero 79 che, neanche a farlo apposta, presenta uno score in perfetto equilibrio fra le parti: 26 vittorie per i granata, 26 per i ducali e altrettanti pareggi (in campionato). L’ultimo in ordine di tempo si è giocato il 7 maggio del 2017, ma era in Serie C, mentre per trovarne un altro nella serie ‘cadetta’ bisogna tornare addirittura al 27 maggio del 1990.
A 33 anni di distanza la tensione è però immutata: è ancora la partita delle partite, la gara che tutti vogliono vincere, ma soprattutto che nessuno osa immaginare di perdere. Una sorta di bivio sportivo e psicologico, a metà tra incubo e sogno, estasi e abisso. Con scorie che poi vanno avanti per mesi. Come accade spesso, la Reggiana ci arriva da Cenerentola, con un solo punto ottenuto in tre partite e al cospetto di un Parma che invece è capolista a punteggio pieno (9 punti). Alla squadra di Nesta, costruita per salvare la categoria, tutto sommato andrebbe bene anche un pareggio, a quella di Pecchia certamente no: vuole la Serie A e deve restare lassù, in vetta. Sentimenti opposti che si mescoleranno in campo in un’atmosfera che nonostante le restrizioni (pochi biglietti concessi agli ultras della Reggiana rispetto alle richieste) si preannuncia da brividi. Il mercato ha condizionato parecchio le prime uscite dei granata che sono ancora un cantiere aperto, ma proprio perché non c’è più tempo da perdere, ecco che probabilmente vedremo un undici iniziale con (almeno) un paio di volti nuovi. In porta ci sarà Bardi, ma la difesa potrebbe essere inedita: Sampirisi è pronto a debuttare sulla fascia destra, mentre Szyminski (anche lui alla prima in granata) a fare coppia con Romagna, mentre Pieragnolo (o Fiamozzi) coprirà la corsia di sinistra. A centrocampo sicuri Cigarini, Bianco e Portanova che però potrebbe spostarsi sulla trequarti per lasciare spazio all’intraprendenza di Nardi. Davanti invece ci sarà certamente Pettinari e sono in crescita anche le quotazioni di Gondo, l’attaccante ivoriano arrivato appena due giorni fa alla corte di Nesta.
È da capire se il tecnico sceglierà il 4-3-1-2 o il più equilibrato 4-3-2-1 visto contro il Palermo, ma gli uomini saranno più o meno quelli. Non ci sarà lo qualificato Marcandalli nella Reggiana, mentre il Parma non avrà il terzino destro Coulibaly e al suo posto giocherà Del Prato che scalerà sulla fascia, lasciando spazio ad Osorio con Circati al centro della difesa. In mezzo al campo Hernani con Estevez mentre davanti lo spauracchio è il polacco Benedyczak (2 gol in 3 partite) supportato dal neo arrivato Partipilo (3 presenze e 1 assist) che avrà il compito di innescare il talentino francese Bonny, 20 anni il prossimo 25 ottobre, in gol nell’ultima col Pisa. È in vantaggio sul gigante croato Colak, strappato ai Glasgow Rangers in estate. L’ultima vittoria dei granata al ‘Tardini’ risale al 4 maggio del 1986 (reti di Cacciatori e Albi) mentre la più recente in assoluto, in casa, è del 6 aprile 1994 (Esposito e Padovano). È trascorso davvero tanto, troppo, tempo…
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