Moro e un Sassuolo che sta volando: "A questo punto dipende tutto da noi"

Serie B Un suo gol ha annullato le residue speranze del Pisa: "Restare in questa squadra era un mio obiettivo"

di STEFANO FOGLIANI
13 marzo 2025
Luca Moro esulta dopo il gol segnato contro il Pisa (fotofiocchi)

Luca Moro esulta dopo il gol segnato contro il Pisa (fotofiocchi)

di Stefano Fogliani

SASSUOLO

Ha segnato, al Pisa, quello che è fin qua forse il gol più importante della stagione, Luca Moro, ma non si accontenta. "Sto trovando spazio e ne sono contento, e sto anche segnando, ma alcune partite potevo giocarle meglio, quindi non smetto di lavorare per fare del mio meglio, ed essere ancora più utile alla squadra", dice, mettendo nel mirino quel Cittadella che aspetta i neroverdi, sabato al Tombolato, "per una gara tutt’altro che semplice".

Per te, tra l’altro, padovano di Monselice, è quasi un derby… "Lo è, a tutti gli effetti. Il Cittadella l’ho affrontato più volte, prima nelle giovanili, poi più di recente in serie B. Squadra scorbutica, che ha organizzazione e corsa: e viene da una brutta sconfitta che immagino vorranno riscattare subito"

Il Sassuolo tuttavia è primo in classifica, da settembre a oggi ha impresso al campionato un ritmo che nessuno sembra reggere…

"Siamo cresciuti molto, e dopo un avvio difficile, che ha visto un gruppo molto rinnovato trovare prima gli equilibri e poi i risultati, abbiamo fatto il nostro. Siamo primi, è vero, abbiamo un vantaggio importante, ma la B è piena di trappole che starà a noi evitare. A questo punto tutto dipende da noi"

Un campionato di B Moro l’ha già vinto, a Frosinone, due anni fa: ci sono analogie con quella stagione, a parte Grosso in panchina?

"L’unica analogia è nel grande equilibrio che caratterizza ogni gara e nel fatto che, sembra un luogo comune ma non lo è, in B, se non fai attenzione puoi perdere contro tutti"

I bene informati raccontano che in estate Moro fosse vicino all’addio, ma che sia stato Grosso a convincerlo a restare…

"Diciamo che, rientrato dal prestito allo Spezia, mi sono messo a disposizione e il mister mi ha fatto capire che sarei stato utile alla causa. Lo conosco dai tempi di Frosinone, lui mi conosce, e per me restare a Sassuolo, dopo due anni in prestito, era un obbiettivo"

Obbiettivo centrato: dopo che il Sassuolo ti ha acquistato invece che la serie A hai fatto due stagioni in B. C’è mai stato un pizzico di delusione o fare esperienza altrove può aiutare un giovane?

"Conoscere più realtà aiuta a crescere e la fiducia del Sassuolo l’ho sempre sentita. Ma come ho detto, questa estate mi ero ripromesso di guadagnarmi, lavorando duro già dal ritiro, la possibilità di restare in neroverde" Tra l’altro, curiosamente, come a Frosinone il centravanti del Sassuolo sono in realtà due, ovvero tu e Mulattieri. C’è dualismo?

"No: il rapporto tra noi è ottimo. Siamo due giocatori diversi l’uno dall’altro. Diciamo che proviamo a ‘rubarci’ l’un l’altro qualche ‘segreto’ per mettere in difficoltà il mister quando deve scegliere".

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