Un Sassuolo in giallorosso Da Roma un’intera squadra
Gli acquisti di Volpato e Missori confermano un asse caldissimo con la capitale. Marchizza, Pellegrini, Defrel: quanti i colpi portati a termine negli ultimi anni. .

Un Sassuolo in giallorosso Da Roma un’intera squadra
di Lorenzo Longhi
SASSUOLO
Ci si potrebbe costruire una squadra con tutte le operazioni di mercato che, nell’ultimo decennio, il Sassuolo ha intavolato con la Roma. Se, infatti, la vulgata vede il club neroverde come un alleato di mercato della Juventus, nella sua visione selettiva delle collaborazioni tra società spesso dimentica che tra il Sassuolo e i giallorossi esiste una duratura corrispondenza di amorosi sensi sul mercato, confermata questa estate dagli arrivi da Roma di Cristian Volpato e Filippo Missori, entrambi a titolo definitivo, il secondo però con il club dei Friedkin che ha mantenuto una percentuale sulla futura rivendita (del 15%). Un po’ come accadde per Frattesi, che di qui a qualche settimana lascerà il Sassuolo e rimpinguerà, con il 30% del costo della cessione, anche le casse giallorosse.
Appunto, si diceva, ci si potrebbe costruire una squadra. Ne uscirebbe un dignitoso 4-3-3: Missori e Riccardo Marchizza rispettivamente a destra e sinistra in difesa, Luca Antei e Federico Ricci centrali (vabbè, quest’ultimo sarebbe un terzino, ma si adatta), centrocampo a tre con Pellegrini, Mazzitelli (o Volpato) e Frattesi, in attacco Politano e Ciervo ai lati di Defrel. Tutti questi giocatori hanno in comune, a un certo punto della loro carriera, un accordo di mercato diretto tra Roma e Sassuolo, perché i cartellini appartenevano all’uno o all’altro club al momento dell’operazione. Spesso in prestito, a volte con diritto di riscatto, in altre occasioni cessioni a titolo definitivo, nel caso di Defrel un’andata e ritorno.
Non a tutti è andata bene, perché poi le carriere dei giocatori, a livello individuale, hanno preso vie peculiari: a puro titolo di esempio, Pellegrini della Roma è tornato ed è diventato capitano alzando, nel 2022 a Tirana, la Conference League, Frattesi è lanciatissimo ma verso altri lidi – e forse la Roma lo rimpiangerà, chissà – e Antei ha girovagato tra Benevento e Pescara, senza mai tornare giallorosso. Bene, al contrario, è andata sempre per i bilanci e i flussi di cassa di entrambe le società, che hanno potuto, alla bisogna, imbastire trattative e concludere i relativi affari pressoché sempre in maniera vantaggiosa per gli obiettivi economici e finanziari dei club, anche da spalmare su diversi esercizi, come confermano le operazioni che prevedono le percentuali sulla rivendita, che celano delle comproprietà che non sono tali de iure (sono vietate) ma lo sono de facto.
Nella squadra di cui sopra manca il portiere, ma troviamo anche quello: si tratta di Mirko Pigliacelli, ex Primavera romanista, che giunse in neroverde giovanissimo nel 2012 subito dopo essere uscito dal vivaio giallorosso, ma a onor del vero era, allora, di proprietà del Parma, e pertanto non è inserito in questa lista. Per lo stesso motivo manca anche un altro doppio ex, Gianluca Scamacca, il cui cartellino il Sassuolo rilevò dal Psv e non direttamente dalla Roma. Ma l’accento e l’inflessione, in fondo, quelle sono.
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