Sergio Ramos, vince il cuore: torna nella sua Siviglia e rinuncia a milioni di euro

L’ex bandiera del Real Madrid, appena svincolato dal Psg, ha scelto la sua città piuttosto che sfarzosi contratti della Saudi League. “Lo devo a Puerta”

4 settembre 2023
Sergio Ramos

Sergio Ramos

Madrid, 4 settembre 2023 - Per fortuna non c'è solo chi sceglie i petrodollari dell'Arabia. Il calcio mantiene la sua dimensione romantica e racconta storie che vanno oltre il cinismo e i calcoli speculativi. Lo prova per l'ennesima volta Sergio Ramos: bandiera storica del Real Madrid, poi travolto dal fallimento dei sogni di grandezza del Paris Sait Germain. A 37 anni il difensore è stato chiamato, come ovvio, dalla Saudi League, ma ha detto no: lui vuole chiudere la carriera a Siviglia, la sua città, e lo motiva in modo indimenticabile.

"Sono emozionato. È un giorno speciale, tornare a casa lo è sempre _ dice Ramos _. Volendo tornare a casa non aveva senso andare altrove senza fermarsi qui, era un debito che avevo verso mio padre, verso mio nonno, verso il 'sevillismo' e verso Puerta". La dedica a Puerta in particolare è emozionante. Antonio Puerta, suo ex compagno e amico, è morto a 23 anni, nel 2007, nell'ospedale Virgen del Rocio della città andalusa, dove era stato ricoverato dopo aver avuto un arresto cardio-respiratorio durante la partita tra Siviglia e Getafe, prima giornata di campionato. Puerta fu soccorso in campo dai suoi compagni di squadra e dai medici: riuscì momentaneamente ad alzarsi e ad avviarsi verso gli spogliatoi, ma lì fu colto da una serie ulteriore di attacchi cardiaci che nei giorni successivi si riveleranno fatali. Qualche giorno dopo il Siviglia avrebbe giocato in Coppa contro il Milan, che prese parte ai suoi funerali.

"Tante cose hanno significato moltissimo - ha aggiunto un emozionato Sergio Ramos, che dopo la scadenza del contratto con il Psg era svincolato -, e penso che fosse giunto il momento di tornare". Ramos nella sua carriera ha vinto tutto: il campionato del mondo e due europei con le Furie Rosse di Spagna, quattro Champions League e quattro Campionati del mondo per Club, cinque titoli nazionali in Spagna e due in Francia. Poteva davvero decidere in quale modo chiudere una carriera straordinaria: poteva fare come Ronaldo o Benzema. Per fortuna il calcio è ancora sentimento e memoria.  

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