Serie C 2025-26: Il Girone B tra Promozioni, Retrocessioni e Grandi Piazze
Scopri le dinamiche del girone B della Serie C 2025-26 tra promozioni, retrocessioni e l'ingresso di grandi squadre.

Code ai botteghini, una scena che rischia di ripetersi più volte visto il super girone
Come sarà il girone B della Serie C nella stagione 2025-26? Sulla carta è già disegnato, al netto delle incognite legate agli ultimi verdetti: l’ultima retrocessione dalla B (Sampdoria o Salernitana, salvo sconquassi legati ai ricorsi del Brescia); e l’ultima promozione dalla C (Pescara o Ternana). Altra incognita, ma ormai è una certezza, è legata alla Lucchese: la squadra rossonera, salvatasi miracolosamente sul campo (lode a giocatori e staff che hanno onorato il campionato pur senza stipendi da mesi, infilando nuna serie di risultati positivi e dimostrando grande professionalità e garantendo la regolarità del campionato ) è destinata a soccombere per altre vie: fallimento, mancata iscrizione. Il suo posto verrà preso dall’Inter, prima avente diritto secondo la graduatoria dei ripescaggi fissata dalla Lega: 1) una seconda squadra di A (Inter appunto); 2) una vincente i playoff di D (Ravenna in testa); 3) una retrocessa dalla C (Pro Patria la migliore). E via a seguire con lo stesso schema, per cui se dovesse liberarsi un quarto posto, tornerebbe in ballo anche il Milan fresco di retrocessione.
Partiamo dalle conferme: Arezzo, Ascoli, Campobasso, Carpi, Gubbio, Perugia, Pianese, Pineto, Pontedera, Rimini, Spal, Torres e Vis Pesaro sono le reduci della scorsa stagione. Ad esse si aggiungerà la perdente di Pescara-Ternana. E siamo a 14 unità. Tre squadre arrivano dai gironi centrali della serie D: Forlì, Livorno e Sambenedettese; due di esse sono grandi piazze che daranno ulteriore lustro al campionato. Mancano tre posti: uno sarà occupato certamente da una seconda squadra di A (Juventus, Atalanta o Inter), un altro con ogni probabilità dal Cittadella, retrocessa dalla B. L’ultimo sarà di un’altra retrocessa dalla B, se la sventura toccherà alla Sampdoria; oppure, se toccasse alla Salernitana, di una squadra laziale dirottata dal girone meridionale al centro: le laziali Latina e Guidonia sono le indiziate. Così il gioco degli incastri, tenendo presente il criterio della suddivisione geografica vigente.
Le altre incognite sono legate al tema iscrizioni (domani la scadenza); e successivamente alle verifiche della Covisoc, altro passaggio molto delicato che nel recente passato ha fatto vittime illustri, vedi l’Ancona un anno fa (col Milan a subentrare). Non è un mistero che ci siano diverse società in difficoltà. Le 60 aventi diritto alla Serie C di oggi con ogni probabilità tra qualche tempo non saranno le stesse.
Un torneo con tante big. In ogni caso, si conferma una linea di tendenza. Il girone B, dimostratosi il più competitivo nell’ultima stagione, tanto da portare una squadra a vincere la Coppa Italia (Rimini) e due a giocarsi la finale per la B (Pescara e Ternana), nella prossima stagione sarà quello più dotato in termini di grandi piazze (almeno 10), a tutto vantaggio dello spettacolo e dell’interesse.
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