Siparietto tra l’ex numero 1 del Manchester United (inviato Fox) e Kasper, portiere della nazionale. C’è del tenero nella Danimarca. Papà Schmeichel intervista il figlio
Il leggendario portiere danese Peter Schmeichel intervista commosso il figlio Kasper dopo la partita Danimarca-Inghilterra, regalandogli un momento indimenticabile e emozionante.

C’è del tenero nella Danimarca. Papà Schmeichel intervista il figlio
dall’inviato
LIPSIA (Germania)
Fra le tante storie che in queste settimane l’Europeo ci sta proponendo, ce n’è una bellissima, da Libro Cuore. Dove si intrecciano orgoglio, amore, ammirazione e un pizzico di nostalgia. Un papà (leggenda del calcio danese) che intervista il figlio, che ha seguito le sue orme raccogliendo altri successi. Il primo è Peter Schmeichel, già numero uno del Manchester United e della Danimarca (con cui ha vinto la rassegna continentale del 1992), l’altro è il 37enne Kasper (pure estremo difensore, tra i grandi protagonisti del trionfo in Premier del Leicester di Ranieri nel 2016), che mai avrebbe immaginato di dover rispondere alle domande del genitore (visibilmente emozionato). E’ accaduto al termine del sorprendente pareggio fra Danimarca e Inghilterra, quando Schmeichel senior, uno degli inviati di Fox Sport, si è ritrovato col microfono in mano davanti ad un calciatore non proprio qualsiasi (e protagonista del match).
In una “storia” congiunta su Instagram che li mostrava insieme prima della partita, l’attuale portiere della nazionale danese aveva scritto: "Non succede così spesso". Il padre gli aveva risposto "Fantastico", augurandogli buona partita.
Poi i due si sono ritrovati fatalmente davanti alle telecamere, dove papà Peter ha esordito dicendo "Ben giocato il match", ponendo le domande a Kasper che rispondeva. Alla fine il vecchio Schmeichel, commosso, ha confessato in diretta: "Faccio molte interviste ai giocatori dopo la partita, ma una cosa talmente bella non era mai successa".
Prima di congedarsi il 60enne Peter ha abbracciato il figlio, con grande spontaneità. Kasper ha sorriso e ha regalato la maglia a suo padre, ovviamente felicissimo. E con qualche lacrimuccia che scendeva sul viso.
Giulio Mola
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