Curva Ovest Ferrara chiede una rivoluzione nella Spal dopo la salvezza
Gli ultras della Spal vogliono una pulizia totale dopo una stagione disastrosa, criticando proprietà e gestione.

La Curva Ovest gremita sabato scorso col Milan (Foto Bp)
Piazza pulita. È questa la richiesta del gruppo Curva Ovest Ferrara, che a prescindere dalla salvezza centrata in extremis si augura di non rivedere nella Spal che verrà nessuno dei protagonisti di questa stagione. "La memoria è un dovere, e ci impone di tenere impresso ogni momento, ogni dettaglio di questa disastrosa stagione – recita il post degli ultras –. Anche ora che abbiamo tirato uno dei più grandi sospiri di sollievo della nostra storia.
Anzi, soprattutto ora, che abbandonarsi all’entusiasmo sarebbe così facile. Per una piazza come Ferrara la salvezza all’ultima spiaggia in serie C non può e non deve avere nulla di entusiasmante. Una stagione storta può capitare a tutti, ma la reiterazione di scelte scriteriate, atteggiamenti intollerabili e gestioni fallimentari non sono più campanelli d’allarme, ma certezze assolute su cui basare il nostro dissenso.
Le umiliazioni subite in campi dimenticati, le penalizzazioni, le statistiche da amatori, le sessioni di calciomercato simili a barzellette, la moltitudine di tifoserie che abbiamo guardato esultare al Mazza sono ferite ancora aperte e sanguinanti.
Lo striscione ‘Sparite’ esposto a fine gara, e pronto ad uscire con qualsiasi risultato, è stato un messaggio chiaro, ponderato, insindacabile che racconta quanto la misura sia colma e l’unica soluzione gradita sia una pulizia totale di tutto l’ambiente tossico che si è generato da quattro anni a questa parte. A partire dalla proprietà, la peggiore mai vista a queste latitudini quanto a competenza, arroganza e compatibilità col mondo spallino.
Per poi colpire, a cascata, i dirigenti, l’allenatore e la rosa dei calciatori, inadeguata e non in grado di sostenere il peso di una maglia storica come la nostra, che esige un impegno e una dedizione ben diversi da quelli che si sono visti in campo quest’anno.
Siamo realisti, e sappiamo che i rapporti lavorativi con staff e calciatori si basano sui contratti in essere, che vanno rispettati. E che la proprietà non potrà liberarsene in toto e ripartire da zero.
Ma dev’essere ben chiaro fin da subito che chi ha disonorato i nostri colori non è più gradito a Ferrara, e deve fare il possibile per cambiare aria".
re. fe.
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