Lo Spezia chiamato a una prova d’orgoglio. Cuore e coraggio per battere il Cittadella

D’Angelo punta su Verde e Jagiello a supporto di Falcinelli, Di Serio dopo il gol a Terni scalpita per una maglia. Gelashvili al rientro

16 febbraio 2024
Lo Spezia chiamato a una prova d’orgoglio. Cuore e coraggio per battere il Cittadella

Lo Spezia chiamato a una prova d’orgoglio. Cuore e coraggio per battere il Cittadella

Andare oltre i numeri impietosi e i limiti evidenti che relegano lo Spezia nei bassifondi della classifica di Serie B, mettendo il cuore oltre l’ostacolo. È ciò che il popolo bianco si attende dagli Aquilotti nel match di domani pomeriggio, al ‘Picco’, contro un Cittadella reduce da quattro sconfitte consecutive, privo del difensore Negro squalificato e, probabilmente, dell’ex Kornvig che a Spezia non ha lasciato traccia e ora pare destinato al Brann nel campionato norvegese. In sintesi, si reclama una prestazione da cuore caldo, all’insegna del coraggio, del temperamento, della determinazione. Una partita da Spezia, dove le differenze di valori in campo tra le due compagini, certificate dalla forbice di ben 14 punti in graduatoria (22 punti per le Aquile, 36 per il Cittadella), dovranno essere annullate con le armi dell’umiltà e dell’agonismo ad oltranza. Se ci si soffermasse sul ruolino di marcia dello Spezia (ultimo per rendimento interno con una sola vittoria, peggior attacco del torneo con 21 gol e ben 36 reti subite) rispetto a quello del Cittadella (30 reti all’attivo, 29 quelle incassate), non ci sarebbe di che stare allegri, ma il bello del calcio è che non sempre vince il più forte. Un assunto che vale ancora di più se la squadra si chiama Spezia, se lo stadio è il ‘Picco’, se la tifoseria è quella aquilotta. Tre componenti sintesi storicamente di forza e orgoglio, capaci di superare ostacoli insormontabili: basti ricordare, recentemente, le vittorie ottenute in Serie A, nel ‘catino’, contro l’Inter, il Milan o il Torino: "Questa è Spezia che ne dici, mai domi". Se i bianchi entreranno in campo animati dallo spirito battagliero ‘spezzino’ nessun ostacolo sarà insuperabile: "Insieme alla conquista dell’impresa". Ovviamente gli Aquilotti dovranno fare perno anche sulle qualità tecniche, puntando su una maggiore efficacia in entrambe le fasi. Le assenze di Wisniewski, Reca e Hristov in difesa (mancherà anche Pietra influenzato) non sono belle notizie per mister D’Angelo, ma il rientro tra i convocati di Gelashvili, ieri di nuovo in gruppo, è, comunque, linfa vitale in un’ottica di blindatura della porta spezzina, rimasta inviolata in sole cinque occasioni nelle 24 partite disputate.

Mister D’Angelo dovrebbe ripartire dalla difesa a tre, con le conferme quasi obbligate di Bertola, Muhl e Nikolaou. Stesso copione in mediana con Nagy e Salvatore Esposito blindati (Bandinelli è pronto a subentrare), così come sul versante destro per Mateju, mentre sarà ballottaggio tra Cassata e Elia sulla fascia sinistra, a meno che D’Angelo non propenda per Jureskin. Per migliorare l’asfittico attacco spezzino, il tecnico aquilotto punterà nuovamente su Verde e Jagiello nella veste di trequartisti, dietro al centravanti Falcinelli. Per i tre attaccanti si tratterebbe della terza partita di fila insieme, alla ricerca di automatismi che solo il tempo può determinare. Tenendo, comunque, presente che Di Serio, dopo l’entusiasmante gara di Terni, scalpita per trovare spazio, sia questo ricavabile nel 3-4-2-1 attuale o in un possibile 3-4-1-2 che per il trentino appare più congeniale visto i suoi tempi di inserimento (con uno tra Verde e Jagiello nel ruolo di trequartista). Ieri, infine, in modalità videoconferenza, si è svolta l’assemblea di Lega B sulle riforme di sistema alla quale hanno partecipato per lo Spezia gli ad Peri e Gazzoli.

Fabio Bernardini

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