Milano-Sanremo 2025, per Pogacar niente vittoria ma il nuovo record sulla Cipressa
Lo sloveno arriva solo terzo alle spalle di Ganna e del vincitore Van Der Poel, ma il suo 8'45" sulla salita iconica della Classicissima fa cadere un primato che durava da 29 anni

Tadej Pogacar (Ansa)
Sanremo, 22 marzo 2025 - Provarle tutte per vincere, senza lasciare nulla al caso, nel vero senso della parola: è ciò che ha fatto Tadej Pogacar alla Milano-Sanremo 2025. Alla fine, il fatturato è stato 'solo' un terzo posto, il secondo di fila, alle spalle di Filippo Ganna e soprattutto del vincitore Mathieu Van Der Poel, ma il campione iridato si può consolare con il nuovo record firmato sulla Cipressa.
I precedenti primati e il tempo di percorrenza di Pogacar
Una delle salite iconiche della Classicissima, 5,6 km con una pendenza media del 4,2% e massima del 9%, per un dislivello di 234 metri, è stata a lungo nei pensieri dello sloveno e della sua UAE Team Emirates-XRG, al lavoro per provare a percorrerla in meno di 9'. L'ascesa, posta a 22 km dal traguardo di Via Roma, fino a stamattina 'apparteneva' a Gabriele Colombo e Alexander Gontchenkov, che nel 1996 la scalarono in 9'19". Non a caso, proprio in quell'anno la Milano-Sanremo si decise di fatto in quel punto, con l'italiano che ebbe poi la meglio sull'ucraino al traguardo. Il compianto Marco Pantani, nel 1999, salì in 9'28", per poi tuttavia arrivare solo 62esimo, a testimonianza di quanto questa corsa si sposi poco con le qualità degli scalatori puri: per la cronaca, vinse Andrei Tchmil davanti a Erick Zabel. Nel 2022 il primato fu sfiorato da una prestazione di gruppo, che valse l'ascesa in 9'30". Poi l'uragano Pogacar entra in scena e stravolge tutto: la vittoria della Milano-Sanremo non sarà arrivata, ma più che di demeriti dello sloveno si può parlare di meriti del duo Van Der Poel-Ganna, capace di tenere botta alle tante stilettate sferrate dal fuoriclasse appena la strada si impennava per poi controattaccare, soprattutto l'olandese, sul terreno più amico. I tre scollinano insieme sulla Cipressa, ma con Pogacar a guidare il drappello, con un tempo di 8'45", quindi di ben 34" più basso del precedente primato, risalente a 29 anni fa. Dunque, per il corridore dell'UAE Team Emirates-XRG resta perfettamente in piedi il tabù Milano-Sanremo, con a referto un 12esimo posto nel 2020, un quinto posto nel 2022, un quarto posto nel 2023 e due terzi posti nel 2024 e nel 2025, ma cade il muro dei 9' per percorrere la Cipressa. Difficile sapere se il prossimo assalto alla Classicissima possa partire proprio da questo primato o se Pogacar e la sua squadra cercheranno di studiare qualcosa di nuovo, magari anche sul successivo Poggio, nella corsa più 'facile' tra quelle difficili, in cui mancano quelle pendenze arcigne sulle quali i fuoriclasse possano fare davvero il vuoto. Lo ha sperimentato Pantani e lo ha fatto anche Pogacar, due schegge sulla Cipressa ma senza riuscire poi a mettere le mani sulla prima Classica Monumento della stagione.
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