Milano-Sanremo 2025: il racconto di una corsa pazzesca. Vince Van der Poel su Ganna e Pogacar. Trionfa il ciclismo
La cronaca e l’ordine d’arrivo. Lo sloveno attacca sulla Cipressa e crea un terzetto che arriva compatto a Via Roma: trionfa l'olandese davanti al piemontese, secondo anche nel 2023

Mathieu Van Der Poel sul gradino più alto del podio della Milano-Sanremo
Sanremo, 22 marzo 2025 - La Milano-Sanremo 2025 si accende sulla Cipressa (scalata a tempo di record), dove come da previsioni l'UAE Team Emirates-XRG fa subito corsa durissima per Tadej Pogacar, che si porta dietro Mathieu Van Der Poel e Filippo Ganna: la cosa non sarà un dettaglio da poco. Tra scatti e controscatti, infatti, i tre si sfidano sul Poggio e in discesa, con il campione del mondo a tentare l'impossibile per staccare l'olandese, oggi invece in giornata di grazia: l'azzurro soffre in salita, ma rinviene quando i due favoritissimi si controllano. L'epilogo è una volata a tre che premia proprio Van Der Poel, che bissa il successo del 2023: Ganna è ancora secondo proprio come due anni fa, mentre per Pogacar, terzo come nel 2024, la Classicissima si conferma un tabù nonostante i mesi di studio, allenamenti e preparazione. La precedente gara femminile ha visto il successo di Lorena Wiebes, che batte in volata Marianne Vos e Noemi Ruegg: la migliore italiana al traguardo è Elisa Balsamo, ottava, ma i maggiori rimpianti appartengono all'altra Elisa, Longo Borghini, che prova l'allungo sulla discesa dopo il poggio prima di essere ripresa a 150 metri dalla fine anche grazie al grande forcing dalle retrovie di Lotte Kopecky, oggi al servizio della sua compagna di squadra. "La prossima volta non mi riprenderanno", questo il laconico e quasi iconico commento della piemontese.
La cronaca
Il primo tentativo di fuga, che si rivela anche quello buono, vede protagonisti Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels), Tommaso Nencini (Solution Tech Vini Fantini) e Martin Marcellusi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), a loro volta inseguiti e poi raggiunti da Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels), Baptiste Veistroffer (Lotto Pro Cycling Team), Mark Stewart (Solution Tech Vini Fantini) e Filippo Turconi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè): Kristian Sbaragli (Solution Tech Vini Fantini) resta a lungo a bagnomaria prima di unirsi ai battistrada. La prima difficoltà altimetrica di giornata è il Passo del Turchino (2,4 km con una pendenza media del 5,3%), dopo il quale cambia il meteo: via la pioggia e dentro un meteo più primaverile, mentre ciò che non muta è la presenza davanti al gruppo, a tirare, di un instancabile Silvan Dillier (Alpecin-Deceuninck). La geografia del plotone cambia appena ci si avvicina al primo Capo, il Capo Mele (2 km con una pendenza media del 3,6% e massima del 7%): la prima vittima tra i fuggitivi è il nipote d'arte Nencini. Dopo lo scollinamento in discesa cadono Neilson Powless (EF Education-EasyPost), Laurence Pithie (Red Bull-Bora-Hansgrohe) e Chris Hamilton (Team Picnic PostNL), mentre Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) deve fare i conti con una foratura. Si torna a salire sul Capo Cervo (2,1 km con una pendenza media del 2,3% e massima del 6%) e sul Capo Berta (2 km con una pendenza media del 6,3% e massima del 9%), sul quale la fuga si smembra sotto l'impulso della spinta di Marcellusi. La prossima difficoltà altimetrica è quella potenzialmente decisiva nell'economia dell'intera corsa, specialmente per l'UAE Team Emirates-XRG, che lavora da mesi per la scalata in meno di 9' a fronte del record di 9'19" e del tempo di 9'35" dell'anno scorso: si tratta della Cipressa-Costarainera (5,6 km con una pendenza media del 4,1% e massima del 9%), prima della quale cade Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Tim Wellens (UAE Team Emirates-XRG) comincia a fare ritmo duro: la prima vittima è il campione in carica Philipsen. Tira poi Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates-XRG), lanciando a 3 km dallo scollinamento Tadej Pogacar (UAE Team Emirates-XRG): Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Romain Grégoire (Groupama-FDJ) tengono inizialmente le ruote, con quest'ultimo che poi perde contatto. Pogacar ci riprova a 1,5 km dello scollinamento: Ganna soffre ancora, mentre Van Der Poel tiene. Il terzetto si ricompone e lavora di comune accordo per guadagnare sul gruppo dei migliori, distanziato ormai di oltre 1'. All'orizzonte si staglia il Poggio (3,7 km con una pendenza media del 3,7% e massima dell'8%), e subito Pogacar scatta, portandosi dietro Van Der Poel: per Ganna sempre tanta fatica all'inizio prima di provare a rientrare del suo passo. Lo sloveno riparte e si ripropone lo stesso copione, con la differenza che stavolta anche l'olandese appare più in difficoltà. Pogacar scatta ancora ma il vuoto alle sue spalle non si fa, anzi, a sorpresa è Van Der Poel ad attaccare a 400 metri dallo scollinamento. Le schermaglie tra i due fanno il gioco di Ganna, che in discesa si riavvicina prima di completare l'inseguimento in pianura. A Via Roma sono ancora in tre a giocarsi il successo in volata: vince Van Der Poel davanti a Ganna e Pogacar. La volata del gruppo, arrivano a 43", di distanza, premia Michael Matthews (Team Jayco AlUla) su Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck): per i due australiani arriva così il premio di consolazione.
Ordine d'arrivo Milano-Sanremo 2025
1) Mathieu Van Der Poel (ADC) in 6h22'53" 2) Filippo Ganna (IGD) st 3) Tadej Pogacar (UAD) st 4) Michael Matthews (JAY) +43" 5) Kaden Groves (ADC) +43" 6) Magnus Cort Nielsen (UXM) +43" 7) Mads Pedersen (LTK) +43" 8) Olav Kooij (TVL) +43" 9) Matteo Trentin (TUD) +43" 10) Fred Wright (TBV) +43"
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