Tour de France 2024, Campenaerts vince la tappa 18. Ordine d'arrivo e classifica generale

Il belga, in fuga dal mattino, batte in volata Vercher e Kwiatkowski, regalandosi il primo successo alla Grande Boucle in una giornata di calma piatta per i big della graduatoria

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
18 luglio 2024
Victor Campenaets (Ansa)

Victor Campenaets (Ansa)

Barcelonnette (Francia), 18 luglio 2024 - La tappa 18 del Tour de France 2024 porta la carovana da Gap a Barcelonnette dopo 179,5 km: è il terreno buono per la quinta (e forse ultima) fuga che arriva a destinazione, per la gioia di Victor Campenaerts, che con una volata di potenza e astuzia beffa Michal Kwiatkowski e Mattéo Vercher, i superstiti del maxi attacco da 36 unità del mattino. Per il belga, al primo successo alla Grande Boucle, una vittoria ottenuta sul terreno forse non molto amico degli sprint a dispetto delle ben note qualità da passista: forse anche per questo motivo il favorito numero uno Kwiatkowski potrebbe aver sottovalutato l'ex detentore del record dell'ora, preferendo marcare Vercher, il giovane tra due 'vecchie volpi' che curiosamente aveva aperto la sua giornata con una caduta senza grosse conseguenze durante il tratto di trasferimento che, con il senno di poi, sapeva di presagio della beffa finale. Per una volta, ed è una novità, in seno al gruppo degli uomini di una classifica generale ancora guidata da Tadej Pogacar c'è calma piatta, arrivando a toccare un ritardo massimo di oltre 15' che al traguardo diventa di quasi 14': ottime notizie per Steff Cras, che fa un salto importante in graduatoria, andando a sfiorare la top 10 a conferma dell'ottima giornata per il Belgio. Probabilmente non la penserà così Wout Van Aert, presente nella maxi fuga anche con l'aiuto prezioso del gregario Bart Lemmen: ancora una volta il suo ruolo nel copione della frazione sarà quello di semplice comprimario senza lo spunto giusto per andare a caccia dell'acuto buono. Il tutto ormai a ridosso delle Olimpiadi. La tappa 19, la Embrun-Isola 2000 di 144,6 km, aprirà il weekend di fuoco sulle Alpi che deciderà la classifica generale finale della Grande Boucle: domani nel menù 2 GPM di Hors Catégorie, tra cui quello più lungo in assoluto (la Cime de la Bonette) e uno, quello finale, di prima categoria.

La cronaca

Dopo diversi tentativi falliti, si forma la fuga buona, che annovera Mattéo Vercher, Jordan Jegat, Mathieu Burgaudeau, Steff Cras (Team TotalEnergies), Richard Carapaz, Ben Healy, Sean Quinn (EF Education-EasyPost), Gregor Muhlberger, Oier Lazkano, Alex Aranburu (Movistar Team), Frank Van Den Broek (Team DSM-Firmenich PostNL), Krists Neilands, Hugo Houle (Israel-Premier Tech), Georg Zimmermann, Louis Meintjes (Intermarché-Wanty), Michal Kwiatkowski, Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), Jai Hindley, Matteo Sobrero (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Nicolas Prodhomme, Bruno Armirail, Dorian Godon (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Wout Van Aert, Bart Lemmen (Visma-Lease a Bike), Julien Bernard, Toms Skujins (Lidl-Trek), Michael Matthews, Christopher Juul Jensen (Team Jayco AlUla), Quentin Pacher, Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Victor Campenaerts (Lotto Dstny), Guillaume Martin (Cofidis), Wout Poels (Bahrain Victorious), Clément Champoussin, Raul Garcia Pierna (Arkéa-B&B Hotels) e Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility). Il Col du Festre (3,9 km con una pendenza media del 6,3%) vede scollinare per primo Lazkano, che si ripete sulla Cote de Corps (2,1 km con una pendenza media del 7,2%), mentre il traguardo volante di Saint-Bonnet-en-Champsaur premia Matthews. Il Col de Mans (5,1 km con una pendenza media del 3,6%) vede passare per primo ancora Lazkano prima che l'armonia si spezzi sulla Cote de Saint-Apollinaire (7 km con una pendenza media del 5,5%), dove si muove per primo Healy: gli scatti e i controscatti si susseguono, con il risultati che il drappello dei fuggitivi comincia a scremarsi, mentre tra i più brillanti c'è Johannessen, che scollina per primo mentre alle sue spalle la situazione si tranquillizza (pur con qualche corridore che ormai ha perso terreno definitivamente). Il drappello dei battistrada torna a frammentarsi poco prima della Cote des Demoiselles Coiffées (3,6 km con una pendenza media del 5,4%), l'ultimo GPM di giornata: dopo un'altra serie di scatti a spuntarla nello scollinamento è Kwiatkowski, raggiunto in discesa da Vercher e Campenaerts nel momento in cui nelle retrovie scivola Johannessen. I tre procedono di comune accordo, potendo contare su diversi secondi di vantaggio sui primi inseguitori, che sono Hindley, Skujins, Neilands, Lazkano e Lemmen: ancora più dietro c'è il resto della fuga, che sembra tagliata fuori dalla lotta per la vittoria di tappa. In effetti è così: il successo se lo giocano Kwiatkowski, Vercher e Campenaerts, con quest'ultimo a prevalere con uno sprint di potenza e astuzia. All'appello all'arrivo di Barcelonnette manca solo il gruppo degli uomini in lotta per la classifica generale, che stranamente oggi se la prende comoda, arrivando a toccare un ritardo massimo di 15': alla fine il gap diventa di poco meno di 14' e sono comunque ottime notizie per Cras, che si avvicina prepotentemente alla top 10.  

Ordine d'arrivo tappa 18 Tour de France 2024

  1) Victor Campenaerts (LTD) in 4h10'20'' 2) Mattéo Vercher (TEN) st 3) Michal Kwiatkowski (IGD) st 4) Toms Skujins (LTK) +22'' 5) Oier Lazkano (MOV) +22'' 6) Bart Lemmen (TVL) +22'' 7) Krists Neilands (IPT) +22'' 8) Jai Hindley (RBH) +22'' 9) Wout Van Aert (TVL) +37'' 10) Michael Matthews (JAY) +37''

Classifica generale Tour de France 2024

  1) Tadej Pogacar (UAD) in 74h45'27'' 2) Jonas Vingegaard (TVL) +3'11'' 3) Remco Evenepoel (SOQ) +5'09'' 4) Joao Almeida (UAD) +12'57'' 5) Mikel Landa (SOQ) +13'24'' 6) Carlos Rodriguez (IGD) +13'30'' 7) Adam Yates (UAD) +15'41'' 8) Giulio Ciccone (LTK) +17'51'' 9) Derek Gee (IPT) +18'15'' 10) Santiago Buitrago (TBV) +18'35''  

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