Formula 1, Gp di Miami 2023: le pagelle di Leo Turrini

Dal capolavoro di Verstappen “fuori categoria” al disastro di Stroll “figlio di papà”

di LEO TURRINI
8 maggio 2023
USA FORMULA ONE

USA FORMULA ONE

Il Gran Premio degli Stati Uniti ha regalato un’altra immensa prestazione di Verstappen che, partito nono, ha vinto il Gp “in scioltezza”. Male invece le Ferrari. Ecco i voti ai piloti.

10 VERSTAPPEN. Fuori categoria. La macchina lo assiste alla perfezione ma onestamente lui ormai ha il diritto di essere paragonato ai Grandissimi dell’automobilismo. Tanto di cappello.

8 MAGNUSSEN. Complimenti all’iirriducibile nordico. Pilota la Haas, che non si può considerare vettura top. Duella a lungo con Leclerc e alla fine riesce ad inserirsi in zona punti.

7 HAMILTON. Encomiabile per impegno. È un sette volte iridato ma ha ancora voglia di lottare. Con una Mercedes non irresistibile, nel finale si regala un sorpasso ai danni dell’indifeso Sainz.

7 ALONSO Quarto podio su cinque gare. C’è sempre e in casa Aston Martin sta semplicemente massacrando il figlio del padrone, che sarebbe poi baby Stroll.

6 PEREZ. Perde una grande occasione. Era in pole, aveva un vantaggio consistente su Verstappen. Non ce l’ha fatta a conservarlo, anzi, ha incassato una pesantissima lezione. Il Mondiale se lo può scordare.

6 SAINZ. La penalizzazione per eccesso di velocità ai box non gli costa niente, quinto era quinto rimane anche con i cinque secondi di sanzione. Fa quello che la Ferrari gli permette, cioè decisamente poco.

5 LECLERC. Un week end non memorabile. Sbaglia in qualifica e poi in gara non riesce ad estrarre il coniglio dal cilindro. Si batte e si sbatte ma un velo di malinconia cala sulla sua prestazione.

5 VASSEUR. Mettiamola così: in Florida la Ferrari non ha confermato i timidi cenni di ripresa palesati a Baku. Le modifiche apportate alla SF23 francamente non funzionano. E si vede.

2 BOTTAS. Al via era tra i migliori dieci. Si inabissa lentamente, trascinato verso il fondo da una Alfa Romeo che proprio non riesce a guadagnare un filo di competitività. Da pensione.

0 STROLL. D’accordo, tanta paga papà e nessuno oserà mettere in discussione il suo posto nell’abitacolo della Aston Martin. Ma ormai la sua situazione si sta facendo imbarazzante.

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