Antonelli in pista: non è più solo un’avventura. L’Italia assapora il ritorno nel grande Circus

Oggi le libere, un’ora a Monza dietro il volante della Mercedes. Nel destino del pilota bolognese c’è il sedile di Lewis Hamilton .

di LEO TURRINI -
30 agosto 2024
Antonelli in pista: non è più solo un’avventura. L’Italia assapora il ritorno nel grande Circus

Kimi Antonelli, 18 anni, oggi guiderà la Mercedes nelle libere a Monza

No, non sarà una avventura, per dirla con Mogol e Battisti. Stamattina a Monza la prima ora di Kimi Antonelli sulla Mercedes, nelle prove libere del Gran Premio d’Italia (dalle 9,30), vale come trailer. È un teaser. Una anticipazione. La fine del principio, ecco. Sommessamente, penso sia un segno dei tempi che un italiano a bordo di una F1 rappresenti una notizia. Mi permetto di ricordarlo ai più giovani: c’è stata una epoca in cui il Tricolore sventolava in ogni box. Chi c’era non ha dimenticato gli sforzi di Patrese e di Alboreto, di De Cesaris e di De Angelis, di Nannini e di Modena, di Tarquini e di Larini e ancora, ancora, potrei continuare con nomi e con avventure, con emozioni e con rimpianti, con memorie e con inutile illusioni. Nella nostra contemporaneità, curiosamente, il paese della Ferrari, della Maserati ma anche della piccola gloriosa Minardi ha smesso di…produrre drivers. Per una somma di ragioni che forse avrebbero bisogno non di un articolo ma di un libro e dunque lasciamo stare. In breve. Il neo diciottenne Kimi (pare non c’entri con il nomei la suggestione di Raikkonen, ultimo ferrarista campione del mondo nel remoto 2007) Antonelli in uscita dal garage della Stella d’Argento è un modo di far pace con una ossessione antica. Non solo mia.

I numeri. Un italiano non vince un Gp dal 2006 (Fisichella in Malesia). Un italiano non conquista il titolo iridato dal 1953 (Ciccio Ascari con la Ferrari). Un italiano non si impone a Montecarlo dal 2004 (Trulli con la Renault). Un italiano non disputa una gara di F1 dal 2021 (Giovinazzi ad Abu Dhabi con la Alfa Sauber). Kimi ha vinto due gare in F2 e tutto quanto poteva dai kart in su. Adesso, tocca a lui.

A scuola. All’ora di Monza, ai sessanta minuti odierni, il ragazzo d’Emilia arriva con la benedizione di Toto Wolff, il capo Mercedes. Che non ha paura di bruciare l’aspirante campione sul fuoco delle aspettative. "Lo seguiamo da quando era un bambino – ha spiegato Wolff –. Sarà emozionante vederlo in pista assieme agli altri campioni. Ma non è un punto d’arrivo, bensì un altro passo avanti". Il traguardo è noto: nel 2025 Kimi prenderà il posto di Hamilton. Sarà il partner di Russell. Manca solo l’annuncio ufficiale. Per proteggerne la crescita, Wolff ha rinunciato all’idea di far disputare al ragazzo gli ultimi Gp della stagione (al posto di Sargeant correrà l’argentino Colapinto. Meglio: Antonelli deve godersi l’attimo senza frenesie. Anzi. Kimi fa bene francamente ad infischiarsene, di questo groviglio di statistiche. Nessuno gli chiederà di riscrivere subito la Storia, stavolta con la maiuscola. Eppure, solo non sarà, nell’abitacolo della Mercedes. Buon viaggio, figliolo.

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