Così Maranello punta sul singolo

Per Elkan un rischio alla CR7

di LEO TURRINI -
2 febbraio 2024
Lewis Hamilton in divisa Ferrari nel nostro fotomontaggio: dal 2025 sarà realtà

Lewis Hamilton in divisa Ferrari nel nostro fotomontaggio: dal 2025 sarà realtà

Senza esagerare: per la Formula Uno è la notizia del nuovo millennio! Lewis Hamilton in Ferrari dal 2025 significa tutto e al limite il contrario di tutto. Non sto giocando con le parole: semplicemente, tenterò di mettere insieme il bello e il brutto di un evento che non può essere raccontato in un modo solo.

Parto dal buono. Che il pilota più vincente di sempre decida di legare l’atto finale di una carriera leggendaria al Cavallino, beh, sta ad indicare che il carisma del brand italiano più conosciuto nel mondo non è stato ammaccato da anni e anni di sconfitte sulle piste dei Gran Premi. Hamilton lo conosco dal 2007, non corre mai per perdere, se molla la Mercedes non lo fa per i soldi. Ma perché crede in un progetto, in un programma, in una scommessa. Dunque, sempre per restare al buono della vicenda, John Elkann, il presidente delle Rosse, è credibile agli occhi del Campionissimo. Non era scontato. Quando mesi fa svelai su queste colonne l’esistenza di una trattativa tra i due, appunto tra il nipote dell’Avvocato e Lewis, mi venne detto che l’operazione non era plausibile. E invece… Aggiungo che si può supporre che Hamilton porterà in Italia non solo talento e know how: potrà anche favorire l’arrivo di tecnici legati al suo speciale carisma. Schumacher, quasi trent’anni anni fa, fece esattamente la stessa cosa, tirandosi dietro mezza Benetton. 

Ma qui, proprio qui, vengo al rovescio della medaglia. In breve: Michael era all’alba della carriera, pur avendo già vinto due campionati. Lewis è agli sgoccioli. La differenza è pesante, eh. Lo dico? Lo scrivo: Hamilton in Ferrari fa venire in mente Cristiano Ronaldo alla Juve. CR7 avrebbe dovuto garantire alla Vecchia Signora l’agognatissima Champions: invece l’operazione si rivelò un boomerang. Sportivo e finanziario. Il rischio è identico: scommettere sul Singolo, ignorando la Squadra. E in Formula Uno, lo ripeto sempre, non ho mai visto un asso del volante vincere “senza” una macchina all’altezza del suo talento. Qui sta la vera sfida, da John Elkann in giù: garantire ad Hamilton e a Leclerc una vettura top. E a proposito di Leclerc, spero la prenda bene, la coabitazione con un Mito. Quanto a Sainz, era il vaso di coccio tra vasi di ferro. Credo l’avesse capito da un pezzo, lo spagnolo. E nemmeno sono sicuro gli dispiaccia…

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