F1 Gp di Imola, le pagelle di Leo Turrini

Dieci a Norris, una stella destinata a brillare. E dieci anche a Verstappen, deve sudare fino alla bandiera a scacchi, ma vince sempre lui

di LEO TURRINI -
19 maggio 2024
Max Verstappen, Lando Norris e Oscar Piastri

Max Verstappen, Lando Norris e Oscar Piastri

Imola, 19 maggio 2024 - Max Verstappen vince anche il Gp dell'Emilia Romagna di F1. Il campione olandese su Red Bull ha dovuto lottare con la McLaren di Lando Norris, che lo ha costretto ad un arrivo quasi in volata. Terza la Ferrari di Charles Leclerc, davanti all'altra McLaren di Oscar Piastri. Solo quinta invece l'altra Rossa di Carlos Sainz. Sesta e settima posizione per le due Mercedes, rispettivamente con Lewis Hamilton davanti a George Russell. Delude ancora Sergio Perez sull'altra Red Bull che chiude in ottava posizione. Nono Lance Stroll su Aston Martin e Yuki Tsunoda su Racing Bulls.

Le pagelle di Leo Turrini

10 NORRIS

D’accordo, stavolta non ha vinto. Ma con quel finale arrembante ha conquistato il cuore di Imola. Ha accarezzato il sogno del bis due settimane dopo Miami, mettendo un. Po’ di paura a SuperMax. È nata una stella destinata a brillare per lungo tempo: già fra qualche giorno con la rilanciata McLaren ci riproverà. Non stupitevi se nel Principato salirà sul gradino più alto del podio.

10 VERSTAPPEN

Per una volta se la deve sudare fin sotto la bandiera a scacchi, l’ennesima impresa della carriera. Ma è sempre impeccabile, dallo Start al traguardo. Accelera e gestisce, sprinta e amministra. Sta di diritto nella cerchia ristretta dei Grandissimi ma è vero che nel grande amico Norris ha trovato un rivale che promette di regalargli più di un fastidio. Staremo a vedere.

9 VETTEL

Al cuor non si comanda. E Seb, come sanno i ferraristi, di cuore ne ha sempre avuto tanto. Ieri prima del Gran Premio il tedesco ha riportato in pista l’ultima McLarem di Senna, omaggiando con i colori sul casco sia Ayrton che Roland Ratzenberger. Un gesto bellissimo, degno della sensibilità di un grande campione.

8 DOMENICALI

Imolese d’origine, ha il merito storico di avere riportato la Formula Uno sul circuito dedicato ad Enzo e Dino Ferrari. Un anno dopo l’alluvione, la spettacolare risposta del pubblico lo ha premiato. Speriamo trovi gli appoggi istituzionali per dare un futuro a questo appuntamento.

7 LECLERC

Parte terzo, arriva terzo. Commette un errorino nel finale alla Gresini ma non aveva il passo per stare incollato alla Red Bull e alla McLaren. Fin qui la sua stagione e’ positiva, però non gli si è mai presentata l’occasione per battere tutti. A Montecarlo, dove e’ il padrone di casa, ce la metterà tutta. Due anni o quasi senza vincere sono troppi, per uno come Carletto.

7 ANTONELLI

Un consiglio: non mettete troppa pressione a questo ragazzo, il minorenne d’Italia allievo della scuola piloti Mercedes, candidato alla pesantissima eredità di Lewis Hamilton. È bravo e merita di essere aspettato e non solo incoraggiato. Ieri ha chiuso al quarto posto l’ultima gara di Formula 2. È un altro piccolo passo verso un futuro annunciato.

6 VASSEUR

Per la Ferrari di Leclerc c’è un podio a nemmeno troppa distanza da Verstappen e Norris, ma le aspettative della vigilia erano diverse. Gli aggiornamenti sulla SF 24 funzionano fino ad un certo punto. Serviranno altre verifiche per capire se questa Rossa può candidarsi a vincere qualche gara. In breve: c’è ancora tanto da lavorare, a Maranello.

SAINZ 6

Forse alla vigilia era stato il più lucido, quando aveva spiegato pacatamente che non c’erano da aspettarsi mirabilie dalle novità introdotte sulla Rosss. Aveva ragione, ma di suo ci ha messo poco. Complessivamente, una prestazione senza infamia e senza lode.

6 HAMILTON

La cosa migliore per lui è stata la accoglienza affettuosa del popolo di Imola, che già lo immagina vestito di Rosso. Ma la Mercedes è un tale paracarro che il sette volte campione del mondo è costretto a trascinarsi sull’asfalto alla ricerca di emozioni ormai smarrite. Avrà di sicuro tanta voglia di fare sua la Ferrari.

5 ALONSO

A Imola ci ha vinto nel 2005, quasi vent’anni fa. Adesso a pesargli addosso non è tanto l’età, ma la deprimente qualità di una Aston Martin che invece di andare avanti va indietro. La macchina di James Bond sta trascinando nell’anonimato anche un pilota valoroso come Fernando. Peccato.

0 PEREZ

Un caso umano, di nuovo. Dissstroso in qualifica, in gara parte con la gomma più dura ma non è una soluzione geniale. In pista tiene male la strada e non riesce mai ad avvicinarsi alle posizioni che contano. Considerato che guida una Red Bull, il bilancio è imbarazzante. Chissà se i Bibitari confermeranno l’intenzione di rinnovargli il contratto. Francamente, ci sarebbe da dubitarne.  

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