F1 GP Messico 2023: le strategie di gara

Le due Ferrari scattano in prima fila e sognano la vittoria, ma alle loro spalle incombono le due Red Bull

di GABRIELE SINI -
29 ottobre 2023
Charles Leclerc (Ansa)

Charles Leclerc (Ansa)

Città del Messico (Messico), 29 ottobre 2023 - Il colpo di reni che non ti aspetti, il sabato rosso che neanche il più inguaribile ottimista tra i tifosi ferraristi poteva immaginare, è diventato realtà. Le due monoposto della Ferrari scatteranno in prima fila, per la 68^ volta nella storia della Formula 1, nel Gran Premio del Messico. Charles Leclerc ha eguagliato il numero di pole position in carriera di Fernando Alonso e si è messo al suo fianco il compagno di squadra Carlos Sainz. La sorpresa? Entrambi sono davanti a Max Verstappen, che scatterà in terza posizione per la prima volta in questo mondiale da lui dominato, accanto ad un sorprendente Daniel Ricciardo. Il circuito Hermanos Rodriguez ha regalato grandi emozioni, anche in negativo per diversi piloti: l'Aston Martin sembra essere ormai colata a picco, con Fernando Alonso che scatterà solamente tredicesimo, e Lando Norris è uscito nel Q1 vanificando l'ottimo passo gara mostrato dalla sua McLaren durante le prove libere. Analizziamo cosa è accaduto nella serata di ieri italiana, quando il popolo in rosso è potuto scoppiare di gioia in attesa della gara di questa sera.

Un sabato di sorprese

Alzi la mano chi si aspettava una Ferrari in pole position. Qualche braccio sparuto, coraggioso, magari si sarà anche sollevato; ma se qualcuno avesse scommesso su due Ferrari in prima fila, forse anche i più speranzosi avrebbero alzato solamente bandiera bianca. E invece il Cavallino Rampante ha messo insieme la 68^ prima fila tutta rossa in un Gran Premio di Formula 1. In un finale di mondiale nel quale le monoposto di Maranello rincorrono la Mercedes per scavalcarla nel secondo posto del campionato costruttori, alle spalle dei marziani della Red Bull, questo risultato potrebbe essere determinante. Mancano pochi appuntamenti al termine del 2023 e la SF-23 qualche gioia potrebbe ancora regalarla. In Messico, specialmente durante il Q3 delle qualifiche, la vettura sviluppata dal team italiano ha trovato la sua perfetta e ristrettissima finestra di funzionamento, nella quale ha dato il meglio di sé. Sostenuta, chiaramente, dai suoi due piloti, che hanno messo insieme i pezzi del puzzle nel giro decisivo sull'asfalto dell'autodromo Hermanos Rodriguez di Città del Messico. Alle loro spalle ci sarà un Max Verstappen rilassato, che ha già portato a casa record, trionfi, il titolo iridato personale e di squadra, e che forse ha un po' meno fame del solito. Sicuramente la Red Bull sta abbassando i giri del motore per evitare problemi in questi ultimi appuntamenti, con la testa già proiettata ad un 2024 da dominare, ma ai fan degli altri team di Formula 1 questo sta benissimo. La lotta per la vittoria vedrà ancora Super Max là come favorito, specialmente se riuscirà a superare almeno una delle due Ferrari prima della lontanissima prima curva, distante ben ottocento metri dalla linea del traguardo. Il tre volte campione del mondo si troverà al suo fianco Daniel Ricciardo. No, il pilota australiano non è ancora subentrato in Red Bull al posto di Sergio Perez come si vocifera, ma il risultato è stato persino superiore a quello del padrone di casa messicano; ed è arrivato a bordo di una AlphaTauri. L'Honey Badger non aveva convinto ad Austin settimana scorsa, quando rientrava da un infortunio alla mano che lo aveva rimesso ai box per un mesetto, ma ha subito trovato il feeling con la sua monoposto di Faenza in questo week-end ad alta quota sull'Hermanos Rodriguez. Neanche lui si aspettava un tale exploit e il team radio stranito al termine della sessione di qualifiche lo ha confermato, mentre Christian Horner probabilmente si starà sfregando le mani, con in mente l'idea di rimetterlo al volante della vettura principale di Milton Keynes nel 2024. E le Mercedes? E le McLaren? Due delle squadre più in palla dell'ultimo periodo hanno messo assieme un mezzo flop. Le Frecce d'Argento di Lewis Hamilton e George Russell sono apparse incostanti e non al top, con il sette volte campione del mondo che scatterà sesto e il giovane compagno britannico che si troverà in ottava piazza. Tra di loro, a sandwich, si trova il rookie australiano Oscar Piastri. Lando Norris, invece, scatterà in fondo alla griglia dopo essere stato eliminato durante la sessione del Q1. Le vetture di Woking avevano mostrato un gran passo gara nelle prove libere, così importante da far pensare ad una lotta per la vittoria; scattando così indietro, però, l'impresa sarà molto ardua.

Le strategie di gara

Quello che tutti si chiedono è: riuscirà la Ferrari a capitalizzare la qualifica del sabato? Servirà un'ottima strategia e, soprattutto, che la SF-23 non deluda sulla gestione degli pneumatici, vero punto debole di questa monoposto. Sul circuito messicano dovranno essere percorsi 71 giri, che saranno di grande sofferenza per power unit, freni e, appunto, pneumatici. Si corre a quasi 2300 metri di altitudine, l'aria è più rarefatta e, nonostante l'assetto che produce un elevatissimo carico aerodinamico - pari solo a quello di Montecarlo -, il degrado delle mescole sarà un fattore importantissimo. Qui in Messico le vetture scivolano ad ogni curva, il fenomeno del graining è impattante e la Ferrari è la squadra, tra le top, che lo soffre maggiormente. Durante le sessioni di libere, sia Leclerc che Sainz hanno sofferto il degrado, mentre Red Bull, Mercedes e McLaren sono sembrate essere più equilibrate. Si dovrà ricorrere, in teoria, ad una sola sosta, come affermato dal direttore motorsport Pirelli, Mario Isola: "Per quanto riguarda la gara, ci aspettiamo che la sosta unica sia ancora la favorita. Prevediamo due alternative: partire con la media C4 per poi passare alla hard C3 dopo circa un terzo di corsa, oppure scegliere la C3 per la partenza e allungare il primo stint fino ai due terzi dei 71 giri previsti. La doppia sosta è una possibilità, usando un mix di C3 e C4, ma è meno veloce rispetto alla strategia con un solo pit-stop". Max Verstappen e Sergio Perez, se confermassero quanto visto al venerdì, potrebbero tranquillamente portare a casa una doppietta. Ma la speranza di assistere ad un Gran Premio combattuto, su un circuito che solitamente regala gare piuttosto noiose, è sempre l'ultima a morire. Leggi anche: F1 GP Messico, la prima fila è tutta Ferrari  

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