Favola Hamilton, disastro Rosso Lewis in pole: nuova sfida a Max
L’inglese da quasi due anni non partiva davanti, Ferrari in confusione con le gomme: battuta dall’Alfa
di Leo Turrini
La Grande Bellezza della Formula Uno sta nella sua capacità di proporre, talvolta, spunti di cronaca che hanno il sapore della favola. E peccato che di queste narrazioni romantiche più non sia protagonista la Ferrari!
Ieri a Budapest Lewis Hamilton (nella foto) ha conquistato la pole numero 104 in carriera. Non otteneva una simile soddisfazione dal Gran Premio dell’Arabia Saudita dell’autunno 2021. E il suddito di Re Carlo III ha stabilito l’ennesimo record, sottraendolo a Kimi Raikkonen: la sua prima volta davanti a tutti a fine qualifica risale al 2007, oltre sedici anni fa. Il finnico si fermò a quota quindici (sempre anni).
Le parole. Hamilton ha battuto Verstappen, all’Hungaroring, di appena tre millesimi. L’impresa è ingigantita dal fatto che con l’altra Mercedes il giovane Russell nemmeno ha superato il Q3. "Sono così emozionato che temo non chiuderò occhio tutta la notte – ha detto il sette volte iridato –. Non sono più abituato a certe sensazioni. Nel giro decisivo ho dato tutto quello che avevo".
Flop Rossa. E adesso esco dalla dimensione favolosa per occuparmi di miserie targate Ferrari.
Alla vigilia della trasferta ungherese, il simpatico Fred Vasseur aveva detto che il tortuoso tracciato magiaro si adattava alle caratteristiche della SF23.
Parole sprecate. Il responso della pista è stato catastrofico. Sainz nemmeno è entrato in Top Ten. Mentre Leclerc è stato preceduto non solo da Hamilton e Verstappen (e fin qui passi), ma pure dalle rinate McLaren di Norris e Piastri e addirittura pure dalla Alfa Sauber del cinese Zhou. Avete capito bene: la monoposto con il marchio del Biscione, di solito confinata nelle retrovie, sta davanti alla Ferrari. E tenete presente che sulla macchina del cinese è montata la power unit di Maranello. Un cliente che batte il fornitore.
Insomma, un disastro senza se e senza ma. Dopo, il povero Vasseur ha promesso di indagare sulle cause del flop ("Sinceramente ci aspettavamo di essere ben più competitivi"). Leclerc e Sainz hanno il morale sotto i tacchi. Come si dice nelle barzellette (ma qui non c’è niente da ridere): toccato il fondo, ci siamo messi a scavare.
Le gomme. Può essere che sul tracollo Rosso abbia influito in negativo il nuovo format sperimentato ieri: obbligo di gomma dura in Q3, media in Q2, morbida in Q1. Ma, a parte il fatto che tutti erano al corrente della cosa da mesi, ancora una volta non si capisce perché sia sempre la Ferrari a restare spiazzata. Mentre McLaren e persino Alfa Sauber se la cavano più che dignitosamente.
La corsa. Il Gp scatta oggi alle 15 (diretta Sky). Verstappen, molto infastidito dalla rinascita del detestato Hamilton, rimane comunque favorito: il passo gara della Red Bull non sembra alla portata della Mercedes. Ma Lewis fiuta l’occasione e non è detto che nel resto della stagione gliene si presenteranno altre.
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