Formula 1, le pagelle del Gp del Belgio: Russell perfetto con beffa, Norris crisi infinita
Il pilota inglese fa un capolavoro: 34 giri con la stessa gomma, ma poi viene squalificato. Super doppietta Mercedes
Spa (Belgio), 28 luglio 2024 – GEORGE RUSSELL 10. Strategia perfetta, gara perfetta: tutto vano, S’inventa una specie di partita a scacchi contro tutti gli altri team: butta via i dati, ascolta la pista e fa un assolo da 34 giri degno del suo compatriota Brian May (il chitarrista dei Queen). Vittoria meritata per colui che l’anno prossimo sarà probabilmente la prima guida della Mercedes. Spunta dalle retrovie e sorprende tutti con una prestazione da incorniciare. Ma poi la squalifica rovina tutto.
LEWIS HAMILTON 9. Sorpassa Leclerc all’Eau Rouge, imposta una gara che pare un capolavoro. Ma la prestazione del sette volte campione del mondo è messa in ombra solamente dal suo compagno di squadra, geniale e affamato. La vittoria arriva, ma due ore dopo.
MARIO ISOLA 9. Pirelli ’sforna’ una gomma ’hard’ capolavoro: 34 i giri di Russell su uno dei circuiti più impegnativi della Formula 1 tra saliscendi, asfalto complicato dalle condizioni meteo del venerdì e del sabato, e una ghiaia decisamente abrasiva. Parte della vittoria è anche sua.
TOTO WOLFF 8. Sei Gp con almeno uno dei suoi sul podio. Ieri l’acuto con la doppietta Russell-Hamilton, ma la squalifica passa per un errore del team. I piloti forse non potranno lottare per il campionato, ma la squadra se la gioca..
OSCAR PIASTRI 8. Secondo posto da incorniciare dopo una qualifica sottotono. Un pit-stop imperfetto non lo spaventa: si incolla a Leclerc e lo sorpassa, riuscendo, nella prima parte di gara, a tenere a bada Max. Abbonato al podio.
CHARLES LECLERC 7. Fatica a gestire l’eredità della pole lasciata da un Max penalizzato, si fa sorpassare da Hamilton dopo pochi giri e corre una gara un po’ nell’ombra. Il podio arriva solo grazie alla squalifica. Ma è la sua monoposto a non fare la differenza.
CARLOS SAINZ 6. Tenta una strategia alla Russell, con l’allungo dopo l’ultima sosta, ma a lui la magia non riesce: assapora l’aria da leader a metà gara. L’incanto dura poco, e chiude nella stessa posizione dalla quale era partito.
MAX VERSTAPPEN 5. Per una volta si dimentica a casa i panni del cannibale. Questa volta non gli riesce la super rimonta da metà griglia, qualche sorpasso, ma per il resto gara un po’ anonima: è il segno di una concorrenza in crescita.
FREDERIC VASSEUR 5. Due monoposto e due strategie diverse. A metà gara però la Ferrari si spegne: la McLaren, ma anche la Mercedes a questo punto, sembrano lontanissime. L’augurio è che la pausa estiva possa far bene un po a tutti.
FERNANDO ALONSO 5. Chi l’ha visto? A inizio stagione l’ex campione del mondo ci aveva fatto emozionare un po’ tutti. Adesso fatica sempre a entrare nella top 10. Che i suoi progetti siano già rivolti al prossimo anno?
LANDO NORRIS 3. Il suo sesto posto è il segnale di un weekend da incubo. Partito il venerdì con i favori del pronostico, ieri ha accumulato errori su errori a cominciare dalla partenza. Le strategie non funzionano e le occasioni non vengono sfruttate: a Spa fra lui e il meno esperto collega Piastri è sembrata esserci ben più di una spanna di differenza. Quando conta manca sempre la freddezza.
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