F1 Gp Australia: Ferrari anti-Red Bull, McLaren alla finestra. I pronostici della gara
Verstappen in pole tenterà la fuga, Sainz all'attacco. Leclerc a sandwich tra le McLaren al via. Attenzione alla variabile incidenti, sempre numerosi ad Albert Park
Melbourne (Australia), 23 marzo 2024 – La sveglia puntata prima delle 5, il profumo del caffè al sorgere dell'alba e il rombo dei motori in tv. Questo sarà l'inizio della domenica che aspetterà gli appassionati di Formula 1, che vivranno un fine settimana dai ritmi diversi da quelli soliti per assistere al Gran premio d'Australia. Terzo turno del mondiale 2024, l'appuntamento di Melbourne vedrà una griglia di partenza con il solito nome in pole position, quello di Max Verstappen, ma con dei possibili ribaltoni all'orizzonte. Sul circuito di Albert Park le sorprese e i colpi di scena sono di casa, in una corsa che storicamente miete - sportivamente parlando - molte vittime e che molto raramente vede terminare una corsa senza qualche Safety Car o bandiera rossa nel mezzo.
Cosa è successo nelle qualifiche
Questa mattina alle sei le aspettative erano altissime. Durante le prove libere la Red Bull non aveva brillato come al solito e Max Verstappen sembrava poter essere attaccabile in ottica pole position, specialmente dalla Ferrari. Il Q1 e il Q2 sembravano dar seguito a questi pronostici, salvo poi assistere al solito copione: il campione del mondo olandese in pole, tutti gli altri alle sue spalle, tra l'altro con un buon margine. Ma andiamo con ordine. Durante il Q1 l'Alpine è riuscita a superare il taglio per la prima volta in questa stagione grazie ad Esteban Ocon, che ha festeggiato via radio il quindicesimo posto come una vittoria, indice delle grandi difficoltà del team francese. A pagarne le spese è stato l'idolo di casa, Daniel Ricciardo, che si è visto cancellare un tempo buono per approdare in Q2 per colpa dei track limits; una beffa, considerando che il suo compagno Yuki Tsunoda è riuscito a sbarcare persino in Q3, con una Visa Cash App apparsa in ottima forma. La seconda sorpresa è arrivata nel Q2: Lewis Hamilton scatterà infatti solamente undicesimo. La Mercedes naviga a vista e sembra districarsi ogni settimana tra nuovi ostacoli, imprevisti, miglioramenti e peggioramenti improvvisi di prestazione. A pagarne le spese è soprattutto il sette volte iridato, che non trova per niente il feeling con la W15 e non ha centrato neppure il passaggio tra i migliori dieci in questa mattinata ad Albert Park.
Arriviamo ora al dunque, alla lotta per la pole position. Sainz e Leclerc sono sempre stati lì, in coppia, al vertice della classifica per buona parte della sessione, salvo poi perdere il treno per il primo posto proprio sul più bello. Il monegasco ha commesso due errorini nel terzo settore del suo ultimo giro lanciato, mentre Verstappen ha messo il turbo e ha staccato di tre decimi la concorrenza. Bene Sainz, che neanche due settimane dopo l'operazione all'appendicite è riuscito a mettersi in prima fila. Il segreto di Super Max è celato nei dati analizzati al garage dal suo team. L'olandese ha trascorso due terzi delle qualifiche a lamentarsi dell'eccessivo sottosterzo della sua RB20, ma è stato più volte rasserenato dal suo muretto box, che aveva visto nell'evoluzione della pista un punto a favore del setup adottato in mattinata. Al contrario, in Ferrari è stata aumentata l'incidenza all'ala anteriore di Leclerc, che lamentava lo stesso fastidio e ha poi pagato le conseguenze di questa modifica nel momento clou, quando si è ritrovato tra le mani una vettura eccessivamente sovrasterzante che lo ha portato all'errore. Risultato? Max in pole, Sainz accanto a lui, Perez retrocesso in sesta piazza per via di un impeding e Leclerc che avanza nella quarta piazzola; davanti a lui Lando Norris, alle sue spalle Oscar Piastri, in un sandwich di McLaren che potrà dare molto fastidio al ferrarista. Completano la top ten Russell, Tsunoda, Stroll e Alonso.
I pronostici del Gran Premio d'Australia
Come da un anno e mezzo a questa parte, il favorito è sempre Max Verstappen. Sarebbe molto ottimistico non porre l'olandese come candidato numero uno per la vittoria, per di più dopo la splendida pole position conquistata questa mattina, ma la Red Bull potrebbe non essere invincibile. A differenza di quanto visto nei primi due turni del mondiale, infatti, la squadra campione del mondo ha trovato qualche piccolo grattacapo da gestire durante le prove libere. La RB20 soffre di graining qui a Melbourne e il passo gara migliore lo ha sfoggiato Charles Leclerc. Il monegasco, però, scatterà solo quarto e dovrà prima di tutto uscire illeso da una partenza, quella australiana, che spesso depenna diverse monoposto fin dagli albori della corsa. La prima curva verso destra, seguita immediatamente da una svolta a sinistra, provoca un imbuto in tutte le edizioni del Gran Premio di Australia: difficile credere che anche in questa occasione tutti usciranno illesi dal via. Supponendo, però, che tutto fili liscio, il monegasco del Cavallino Rampante potrebbe sfoderare le qualità della SF-24, dovendo scavalcare il prima possibile Lando Norris per mettersi all'inseguimento di Verstappen e Sainz. Lo spagnolo non è ancora al meglio fisicamente e bisognerà valutare come reggerà lo sforzo dei 58 giri di gara: i suoi tempi sul giro potrebbero salire, nel caso in cui iniziasse a faticare a causa del dolore, ancora non del tutto smaltito. Attenzione alle McLaren: le monoposto papaya sembrano poter dire la loro e rappresenteranno un rivale diretto per la Ferrari. Il rischio è che Norris e Piastri si infilino tra Sainz e Leclerc, favorendo la fuga di Verstappen in testa. Perez, invece, partirà sesto dopo la penalità e risalirà sicuramente la china. Se il messicano sarà svelto a superare le macchine davanti a sé, potrebbe tranquillamente andare a chiudere sul podio.
Aston Martin e Mercedes si giocheranno i restanti posti in punti. La W15 è indecifrabile e non si sa esattamente su quali ritmi potrebbe girare domattina in gara, mentre la Aston si è dimostrata affidabile e costante, pur non essendo della partita con McLaren e Ferrari. La variabile impazzita è rappresentata da Yuki Tsunoda, che si è infilato nei migliori dieci in qualifica scalzando Hamilton e vorrà sicuramente concretizzare quanto di buono fatto al sabato. Decisamente più indietro, a livello di prestazioni, tutta l'altra metà della griglia. Stake, Haas, Alpine e Williams - con il solo Albon - dovranno sperare nel forfait di qualcuna delle vetture più avanti per potersi avvicinare al decimo posto. Eventualità che, in quel di Albert Park, non è assolutamente da scartare.
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