Gp d’Olanda, le pagelle di Leo Turrini: Leclerc podio d’orgoglio, Sainz l’esodato che sorprende

Sussulto rosso a Zandvoort, Norris perfetto. Hamilton a fatica nella zona punti

di LEO TURRINI -
25 agosto 2024
I ferraristi Charles Leclerc e Carlos Sainz

I ferraristi Charles Leclerc e Carlos Sainz

10 LECLERC. Probabilmente una delle domeniche migliori per Charles da quando guida la Rossa. Contro tutti i pronostici, il monegasco inventa la gara perfetta. Non può vincere, ma sin dalla partenza corre con il piglio e con l’intelligenza di chi ha il podio come obiettivo. Lo conquista con orgoglio. E adesso sotto con Monza…

10 NORRIS. Quando imparerà a scattare dalla pole, non ce ne sarà più per nessuno. Sbaglia al via ma ha la macchina migliore e diciotto giri gli bastano per andare a superare Verstappen. Forse per il mondiale è tardi, ma chissà.

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8 SAINZ. L’Esodato tira fuori gli artigli. Risale dalle retrovie e si mette dietro una Mercedes e una Red Bull. Una prova gagliarda, che vale per il morale e che assicura alla Ferrari un buon bottino di punti per la classifica costruttori.

8 ANTONELLI. Veramente il voto sarebbe 18, come gli anni appena compiuti. Adesso è pronto per la grande avventura: il venerdì di Monza debutterà sulla Mercedes, in attesa di sostituire Lewis Hamilton nella prossima stagione. Il ragazzo d’Emilia merita tanti, tanti auguri. Di cuore.

7 VASSEUR. Alla vigilia di Monza la Ferrari ha un sussulto di orgoglio. Rispetto alle qualifiche le Rosse ritrovano un decoroso livello di competitività, i piloti sfruttano tutte le chances e il risultato è un incoraggiamento in vista dell’appuntamento con il Gran Premio d’Italia. Meno male.

7 GASLY. Il più brillante tra i drivers che non hanno in mano una vettura top. È lui l’anima della Alpine di Briatore e Pierre non si rassegna all’anonimato. Si prende un nono posto che è un premio al suo talento e alla sua determinazione.

6 HAMILTON. Stavolta non ha l’occasione di ergersi a protagonista: le disavventure del sabato, compresa la retrocessione in griglia, lo condannano a soffrire nelle retrovie. Comunque il futuro ferrarista ci mette una pezza e riesce ad entrare in zona punti.

6 PIASTRI. Forse la delusione della domenica olandese. Non riesce mai ad entrare nel vivo della competizione, si perde per strada e non trova mai lo spunto per tentare di sottrarre a Leclerc la presenza sul gradino più basso del podio.

5 ALONSO. Onestamente il vecchio zio delle Asturie, anche se va a punti, trasmette la sensazione di aver già staccato la spina. Evidentemente non crede nelle prospettive immediate di Aston Martin e quindi l’ex ferrarista ha scelto di risparmiare energie pensando al 2025. E alla possibilità di lavorare insieme ad Adrian Newey…

5 RUSSELL. In Belgio aveva perso per colpa del team, che lo aveva mandato in pista sotto peso. In Olanda è condizionato da una Mercedes che improvvisamente ha perso lo smalto. Anche lui non è irreprensibile. Una domenica da dimenticare.

0 HORNER. A sentir lui non c’è problema e può darsi abbia ragione, nel senso che Verstappen e Red Bull restano i favoriti per entrambi i titoli iridati. Ma in Olanda i Bibitari hanno incassato la quinta sconfitta consecutiva e soprattutto hanno perso la leadership tecnica. Il gap nei confronti di McLaren sta diventando imbarazzante.. Che c’entri qualcosa il divorzio da Adrian Newey?

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