Leclerc, pole fatta in casa. Charles vola a Monaco. E Verstappen è lontano
Il pilota della Ferrari Charles Leclerc conquista la pole position a Montecarlo, stabilendo un nuovo record per la Scuderia. Verstappen commette un errore e partirà dalla terza fila. McLaren e Sainz promettono supporto a Leclerc. Perez e Alonso deludono. La gara si preannuncia emozionante.
I miei quattro lettori ferraristi saranno d’accordo con me: peccato ci sia ancora la gara, a Montecarlo! E non si potrebbe chiudere baracca e burattini celebrando da subito l’impresa di Carletto?!?
Vabbè, ci sarà da soffrire. Non poco. Ma Leclerc in qualifica ha intonato il suo personalissimo inno alla gioia. Ventiquattresima pole per lui, nella storia del Cavallino meglio ha fatto solo un certo Michael Schumacher. Per la Scuderia è la duecentocinquantesima partenza dal palo. Record assoluto, s’intende. Per la gioia di Piero Ferrari, presente ai box, che ha festeggiato in modo splendido il suo settantanovesimo compleanno.
Sublime. Carletto ieri sembrava un eroe di cappa e spada, un Moschettiere di Dumas. Concentrato come Athos. Aggressivo come Porthos. Lucido come Aramis. Spavaldo come D’Artagnan. E incendiato nell’anima da un inestinguibile fuoco interiore. Con intelligenza e audacia, Leclerc ha spezzato un equilibrio pazzesco, ad un certo punto c’erano quattro vetture in un decimo. Ma lui non ha battuto ciglio. Ha premuto il piede sull’acceleratore e ciao.
Motore. C’era stata anche l’ansia al limite del panico quando, prima della caccia alla pole, la Ferrari ha deciso di sostituire in motore sulla monoposto di Carletto. "Lo abbiamo cambiato per sentirci più sicuri – ha spiegato poi Fred Vasseur –. Ma non ci sono problemi, siamo tranquilli per la gara".
Le parole. Dopo, Leclerc era visibilmente emozionato. Ma ha subito spostato più in là il traguardo del cuore: "Ovviamente sono contento, però la pole a Montecarlo l’ho già fatta due volte e poi non ho vinto – ha detto –. Conta solo il Gran Premio, penso a quello. La macchina è molto buona, ho anche superato piccoli inconvenienti, ad un certo punto mi era venuto addosso un pezzo di plastica! Cosa mi auguro lo sapete, è una speranza che condivido con milioni di tifosi…"
L’errore. Mi accorgo adesso che ancora non ho citato Verstappen, il Re dei Re. Beh, stavolta gli è andata male, nonostante la presenza di Adrian Newey al muretto. La sua auto non era perfetta e l’olandese, tirando troppo, ha commesso un errore. Scatterà dalla terza fila.
Il rivale. Il meno lontano è stato il sempre più brillante Piastri, con una McLaren top. Sarà lui l’avversario più insidioso. Sainz è terzo e ha promesso aiuto totale a Carletto: "È stato fantastico, lavorerò con tutta la squadra per favorirne il successo, se lo merita".
La disfatta. Incredibilmente diciottesimo Perez con la seconda Red Bull, un disastro Alonso con la Aston Martin. Entrambi hanno dato la colpa al traffico, manco fossero Roberto Binigni in Johnny Stecchino. Boh.
Il gp. Come ho detto all’inizio, peccato la gara sia ancora da disputare. Il via alle 15. Diretta Sky. Buona domenica (ai ferraristi, soprattutto).
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