Leclerc, sì alla Rossa e piccolo giallo. Rinnovo ’pluriennale’ con la Ferrari. I risultati per decidere la scadenza

La firma di Charles conferma il grande amore con il Cavallino, ma a fine 2026 si trarrà un altro bilancio . Ingaggio vicino ai trenta milioni, a Maranello è sempre caccia a un titolo che manca da diciassette stagioni.

di LEO TURRINI -
26 gennaio 2024
Rinnovo ’pluriennale’ con la Ferrari. I risultati per decidere la scadenza

Rinnovo ’pluriennale’ con la Ferrari. I risultati per decidere la scadenza

Ferrari-Leclerc, l’amore continua. Cinque anni di accidentato matrimonio (cinque i Gp vinti, nonostante la bellezza di 23 pole position, la differenza tra i due numeri non è certo colpa del pilota!) non hanno attenuato la passione.

Ieri è arrivato l’annuncio tanto atteso. Il Principe di Monaco giura fedeltà alla Signora in Rosso, anche se curiosamente manca una data di scadenza. Un driver non è uno yogurt, eppure…

I soldi. Cifre top secret, ma Leclerc incassava già all’incirca 25 milioni di euro all’anno. Adesso arriverà grosso modo a quota trenta. La prospettiva da sogno è uguagliare Michael Schumacher, che guidò per undici stagioni, vincendo cinque titoli iridati.

L’analisi. Ovviamente sono felice che Carletto rimanga in Ferrari. Chi ha il dispiacere di leggermi sa che sono un fan di Leclerc. Ci conosciamo, gli voglio bene. Credo avrebbe meritato, nelle cinque stagioni spese vestito di Rosso, una monoposto migliore. Non sono sicuro sia inferiore a Verstappen e a Hamilton, che pure sono due giganti. Anzi, talvolta Carletto ha commesso errori per eccesso di entusiasmo, tentando di supplire con la sua audacia ai difetti della vettura.

Il mistero. Ciò premesso, una postilla. Mai, nella storia almeno recente del Cavallino, era stata annunciata una estensione “pluriennale” del contratto senza indicazione di scadenza. Mai.

Il sottinteso è logico. La durata dell’accordo è subordinata a condizioni da verificare. Cioè. Charles corre per la Ferrari nel 2025 e anche 2026, perché sarebbe folle prolungare ignorando la stagione delle regole nuove. Dopo?

Dopo presumibilmente non dipenderà da lui e nemmeno da Vasseur. Ma dai risultati.

In breve. È una buona notizia. Ma del doman (remoto) non v’è certezza..

Le parole. Ha detto il curato di campagna francese, al secolo Fred Vasseur, capo del reparto corse di Maranello: "Il legame di Charles con la Scuderia va oltre quello di un pilota con il suo team: Leclerc è parte della famiglia Ferrari da ormai otto anni, da prima che indossasse la tuta con il Cavallino Rampante. Il DNA della nostra azienda così come i suoi valori sono parte di lui ed è stato dunque naturale trovarsi d’accordo sul rinnovo della nostra collaborazione. Di lui conosciamo la voglia incessante di superare i propri limiti e ne apprezziamo le grandi capacità di duellare e compiere sorpassi in gara. Siamo determinati a dare a Charles una vettura vincente e so che la sua decisione e il suo impegno saranno elementi che potranno fare la differenza per i traguardi che vogliamo raggiungere".

Ha detto Leclerc: "Sono molto felice di indossare la tuta della Scuderia Ferrari anche nelle prossime stagioni. Gareggiare per questa squadra è il mio sogno fin da quando avevo tre anni: vedevo il Gran Premio di Monaco dalla finestra di casa di amici e alla curva di Ste. Devote cercavo con gli occhi la vettura rossa. Questo team è la mia seconda famiglia, fin da quando sono entrato a far parte della Ferrari Driver Academy nel 2016 e insieme abbiamo lottato compatti nelle avversità e scritto pagine indimenticabili negli scorsi cinque anni. Credo però che il meglio debba ancora venire e non vedo l’ora di iniziare questa stagione per cercare di far progredire ancora la squadra e metterci in condizione di essere competitivi ad ogni gara. Il mio sogno resta vincere il titolo con la Ferrari e sono sicuro che negli anni che ci attendono insieme sapremo toglierci delle belle soddisfazioni e dare ai tifosi qualcosa per cui gioire".

Ps. Quanto a Sainz, come dissero i filosofi ateniesi a San Paolo quando si mise ad annunciare la Resurrezione di Gesù, "di questo parleremo un’altra volta".

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