Max sempre in carrozza, Ferrari dimezzata
Verstappen brinda con un’altra vittoria, Sainz non parte per un guasto e Leclerc è quinto. Piastri e Norris sul podio, Hamilton urta Russell
Anche no. Ha vinto ovviamente ancora Verstappen ma mica è questa la notizia. Ci mancherebbe altro.
Anche no. Non bastassero le delusioni in termini di risultati, la Ferrari si è presa il lusso di partecipare allo sgangherato Gran Premio del Qatar con…una macchina sola! Unica consolazione, pensando ad una ipotetica rincorsa alla piazza d’onore nella classifica riservata ai costruttori, la follia Mercedes, con la rovinosa collisione al via tra Hamilton e Russell in versione Franco e Ciccio. Ma George comunque è arrivato davanti a Leclerc!
Si ride per non piangere troppo. Restando alle cose Rosse, è stato un guasto all’impianto della benzina ad impedire a Carlitos Sainz di schierarsi sulla griglia di partenza. Un colpo sotto la cintura, un autogol, una brutta figura. E meno male che lo spagnolo, come del resto il collega di lavoro Leclerc, non è in lizza per il titolo.
Il crack. Ad estromettere il re della notte di Singapore dalla notte qatariota è stato un problema all’impianto di alimentazione. Un foro, un buco, una crepa: traducendo alla buona dal vocabolario iper tecnico, in pratica il carburante non arrivava al motore. L’allarme era scattato già nella tarda mattinata locale. Trovare una soluzione in tempi ristrettissimi si è rivelato impossibile. "I nostri bravissimi meccanici hanno cercato in tutti i modi di sistemare le cose – ha spiegato con tono avvilito Fred Vasseur –. Purtroppo non c’erano le condizioni. Siamo davvero dispiaciuti".
Il motivo. Ma cosa ha determinato l’eliminazione di Sainz? Cosa ha innescato un disastro per niente annunciato? Una ipotesi vagamente plausibile è che i cordoli piramidali collocati sul tracciato di Losail abbiano danneggiato irreparabilmente la SF23 dello spagnolo.
Il precedente. Era dal 2017, tappa del mondiale in Malesia, che una Ferrari non si ritirava prima ancora del giro di ricognizione. Allora capitò a Kimi Raikkonen. Invece nel 2021 Leclerc a Montecarlo era in pole ma la macchina si ruppe mentre Carletto si avviava alla partenza.
Il caos. Bisogna anche aggiungere che il circuito qatariota ha creato più di un mal di testa (e di fegato) ad ingegneri e piloti. I cordoli appuntiti e l’asfalto sporco e abrasivo hanno mandato in crisi le gomme Pirelli. Tanto che prima della gara i commissari della federazione internazionale hanno comunicato ai team che per ragioni di sicurezza in corsa non sarebbe stato permesso percorrere più di diciotto giri con gli stessi pneumatici. Non esattamente una bella cosa…
"Colpa mia". Non c’entra niente con cordoli, serbatoi eccetera, però Hamilton ha rubato la scena a tutti, scagionando il compagno Russell dall’accusa di averlo buttato fuori apposta alla curva uno. "È colpa mia – ha ammesso il 7 volte iridato –. Sono il più vecchio dei due, dovevo interpretare meglio la situazione". Evidentemente non vincere più confonde le idee anche a lui.
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