Leclerc rincorre: "Mi basterebbe il podio"

Nelle qualifiche le Rosse in terza fila, Charles ancora dietro al compagno: "Saranno decisive le gomme". Piastri in pole, Antonelli ottavo

di LEO TURRINI
23 marzo 2025
Charles Leclerc, 27 anni, è alla settima stagione in Ferrari:. col Cavallino ha raccolto otto vittorie e ventisei pole position

Charles Leclerc, 27 anni, è alla settima stagione in Ferrari:. col Cavallino ha raccolto otto vittorie e ventisei pole position

Mettiamola così: fino al via del Gran Premio della Cina (stamattina alle 8, diretta Sky), beh, non è stato l’inizio di mondiale che Leclerc sognava. E non solo per le contraddittorie prestazioni della Rossa. C’è di più, dentro e dietro la frustrazione che ha accompagnato il Principe di Monaco sulla griglia di partenza di Shanghai.

L’affetto. Leclerc guida la Ferrari dall’ormai remoto 2019. Non per colpa sua, è stato costretto ad accontentarsi di otto vittorie. A fronte di ventisei pole. Il giovanotto ha cantato e portato la croce durante uno dei periodi più complicati nella storia del Cavallino. Dedizione e coraggio gli hanno garantito l’affetto di milioni di tifosi. E in generale Charles ha fatto meglio dei compagni di Scuderia che ha avuto a Maranello, il tedesco Vettel e lo spagnolo Sainz. Solo che…

La sfida. Solo che ad un certo punto John Elkann e Fred Vasseur gli hanno scaraventato tra i piedi l’ingombrante sagoma di Lewis Hamilton. Cioè gli hanno messo in casa il Campionissimo, uno abituato a collezionare record.

In apparenza, Leclerc non ha fatto una piega. Non ha mai avuto timori reverenziali. Nella sua testa, avrebbe avuto ragione del Baronetto senza nemmeno faticare troppo. Che diamine, il Sir ha 40 anni suonati…

Il bilancio. Ovviamente è troppo presto per tirare le somme. Però, dopo un frustrante ottavo posto a Melbourne (con Hamilton dietro, decimo), ecco la sorpresa cinese. Lewis in pole e poi in trionfo nella Sprint. Lewis davanti a Charles anche nelle qualifiche del Gran Premio vero e proprio, rispettivamente quinto e sesto (davanti a tutti ci si è messo Piastri con la McLaren, seguito dalla Mercedes di Russell, da Norris e da Verstappen, ottavo il baby Antonelli).

Da che mondo è mondo, il primo avversario da battere per un pilota è il compagno di squadra. Squadra, la Ferrari, che era di Leclerc. Sta diventando per caso la Ferrari di Hamilton?

Frustrato. Vedremo e vedrete. Di sicuro, prima del via di Shanghai un moscio Carletto nulla ha fatto per nascondere la frustrazione. Le sue parole: "La gara Sprint non è stata ideale: nella prima parte non avevamo il ritmo necessario per inventare qualcosa di speciale, mentre nella seconda le cose sono migliorate ma non abbastanza da poter pensare di arrivare più avanti senza prendere rischi eccessivi. Le qualifiche sono andate come ci aspettavamo: il nostro passo complessivo non è stato abbastanza veloce e partire in mezzo al gruppo di sicuro non ci faciliterà la vita. Abbiamo faticato un po’ di più rispetto alla Sprint Qualifying e dobbiamo analizzare cosa avremmo potuto fare per ottenere un risultato migliore, visto che sento di aver davvero estratto tutto il potenziale dalla macchina nei miei giri in Q3.

La corsa sarà molto impegnativa e la gestione delle gomme un fattore fondamentale. C’è un’incognita legata al fatto che finora non abbiamo mai girato in condizioni simili, e quindi sarà interessante vedere come questo influenzerà le prestazioni delle varie vetture. L’obiettivo è sempre vincere, ma partendo da dove siamo sulla griglia, un podio sarebbe da considerare un risultato positivo".

Il guaio è che magari sul podio ci finisce Hamilton…

Continua a leggere tutte le notizie di sport su