F1, le pagelle del Gp di Cina: Norris e Verstappen da 10. Leclerc si arrangia con la Ferrari

L’olandese della Red Bull e il talento della McLaren i migliori a Shanghai. Sainz strappa la sufficienza, il peggiore è ancora Stroll

di LEO TURRINI -
21 aprile 2024
Max Verstappen festeggia la vittoria in Cina

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Shanghai, 21 aprile 2024 – Max Verstappen vince ancora. Il campione del mondo della Red Bull domina il Gran premio di Cina e conquista il quarto successo in cinque gare. Secondo posto per Lando Norris, terzo Sergio Perez. Ferrari ai piedi del podio con Charles Leclerc e Carlos Sainz.

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Super Verstappen vince il Gp di Cina: secondo Norris, terzo Perez. Ferrari quarta con Leclerc

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Le pagelle del Gp di Cina

10 NORRIS. Se non altro si risparmia la noia dell’ennesima doppietta Bibitara. Questo giovanotto è uno dei piloti più brillanti in circolazione e solo ai limiti della sua McLaren si deve il fatto che ancora non abbia firmato la prima vittoria in carriera. Ma continuando così dovrebbe arrivare presto.

10 VERSTAPPEN. Vale per lui la vecchia canzone di Laura Pausini: la solitudine è la tua unica compagna di lavoro. Parte e scappa, ormai è un’abitudine. È vero che vincere non ti stanca mai e nemmeno viene a noia, però sarebbe sicuramente interessante vederlo lottare contro un rivale in possesso di una macchina altrettanto competitivo.

9 ALONSO. Dicono che Taylor Swift gli abbia riservato una citazione indiretta in un brano del suo ultimo disco. Ma questo è gossip. La sostanza è che il 43enne asturiano spinge ancora come un ragazzino. La partenza è un capolavoro di classe. Peccato guidi una Aston Martin.

8 LECLERC. Siamo sempre lì: si arrangia, con una macchina che è lontana da Red Bull e che va più piano anche della McLaren di Norris. Errori non ne commette e se non altro vince il duello di nervi con Sainz. Altro, il convento di Maranello non passa.

7 HULKENBERG. Bisogna sempre valutare il rendimento di un driver in rapporto ala vettura che guida e onestamente la Haas sembra quasi un tosaerba. Ma lui non si limita a fare il giardiniere e riesce a portare a casa qualcosa.

6 HAMILTON. Povero Lewis, cosa gli tocca fare. La Mercedes è una carriola dipinta d’argento e lui lo sa. Ciò nonostante, nella Sprint del sabato arriva secondo e in gara dalla penultima fila risale fino alla zona punti.

6 SAINZ. Sbaglia dall’inizio alla fine del week end. Non esemplare il comportamento tenuto nei confronti del collega di lavoro Leclerc durante la Sprint Race. Nel Gran Premio paga anche lui dazio ai limiti della Rossa. Sufficienza di stima.

6 RICCIARDO. È davvero sfortunato. Finalmente con la ex Minardi stava disputando una gara brillante quando Stroll gli è’ andato addosso. Così l’oriundo d’Australia resta inchiodato nei fondali della classifica e il suo futuro in Formula Uno rimane appeso a un filo. Peccato.

5 VASSEUR. La sua Ferrari fa un brusco passo indietro. Non competitiva sul passo, ha i soliti problemi con le gomme e Leclerc e Sainz non sono mai seriamente in lizza per il podio. Per dare un senso alle prossime venti tappe del campo urge un piano di sviluppo efficace. Arriverà?

3 SULAYEM. Sarebbe interessante chiedere al presidente della federazione internazionale chi diavolo abbia autorizzato i cinesi a ricoprire di bitume il tracciato di Shanghai senza dirlo a Pirelli e ai team. Inoltre ieri la gestione della safety car è stata francamente discutibile, per usare un eufemismo.

0 STROLL. Ancora lui nell’angolo del peggiore. Il figlio di papà ne combina un’altra delle sue. Tampona l’incolpevole Ricciardo dietro safety car, dopo di che ha anche il coraggio di lamentarsi per là penalizzazione subita. Domanda: chi gli darebbe una macchina se non si chiamasse Stroll? Nessuno…

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