Le pagelle del Gp del Giappone: Verstappen è perfetto, Ferrari bene con Sainz e Leclerc. Disastro Mercedes

L’idolo di casa Tsunoda arriva in zona punti e merita 9. Alonso continua a lottare

di LEO TURRINI -
7 aprile 2024
Max Verstappen

Max Verstappen

Suzuka, 7 aprile 2024 – Doppietta Red Bull nel Gran premio del Giappone. A Suzuka trionfa Max Verstappen, davanti al compagno di squadra Sergio Perez. Ferrari a podio con il terzo posto di Carlos Sainz, mentre Charles Leclerc – grande protagonista della gara – chiude in quarta posizione. Ecco le pagelle.

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Verstappen vince il Gp del Giappone: doppietta Red Bull, Perez è secondo. Ferrari a podio con Sainz

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Le pagelle del Gp del Giappone

10 VERSTAPPEN. L’eterno ritorno del sempre uguale. Dopo il kappao australiano aveva annunciato di non essere minimamente preoccupato. In Giappone si è riappropriato dello scettro con una disinvoltura che non stupisce più. Negargli il quarto titolo iridato consecutivo è francamente una pia illusione. E lo sanno tutti.

9 TSUNODA. Il giapponese di Romagna fa felici i connazionali e la famiglia dell’Imperatore entrando in zona punti con la ex Minardi. Yuki è un signor pilota, anche in considerazione della monoposto che guida. Meriterebbe di più.

8 SAINZ. Ancora sul podio. Ancora davanti a Leclerc. Il pilota con la valigia dimostra coi fatti perché all’improvviso è diventato l’uomo mercato. Molto solido, zero sbavature, una costante testimonianza di lucidità. Ha la testa del leader. Ma Red Bull resta lontana, purtroppo.

8 LECLERC. Veniva da un sabato mortificante. Ha reagito scommettendo con i suoi ingegneri su una strategia originale. Perfetto nella gestione delle gomme, ottiene un risultato incoraggiante. Ma perde ancora il duello di famiglia con il compagno di squadra. E rosica.

8 PEREZ. Provateci voi a vivere nello stesso garage in compagnia di un Fenomeno: garantito che la sofferenza è quotidiana. Comunque fa il suo, cioè arriva secondo. Sta correndo per strappare la riconferma in casa Bibitara. Ci riuscirà?

7 VASSEUR. Rispetto ad un anno fa la Ferrari registra un progresso indiscutibile. Non è abbastanza per sognare il Mondiale, ma il trend è positivo. Continua a non impartire ordini di scuderia ai suoi piloti e fa bene: demotivare Sainz sarebbe un errore sesquipedale. A prescindere da scelte già fatte.

7 ALONSO. In pensione andateci voi. È questo il messaggio che l’eterno Fernando continuerà a mandare, imperturbabile alle incertezze di una Aston Martin che non è granché. Impressionante la differenza di rendimento tra lui e il compagno Stroll, il figlio del padrone della scuderia.

6 HAMILTON. Facciamo che è già in modalità Ferrari. Nel senso che una disastrosa Mercedes lo ha costretto a trasformarsi in un taxista. Di lusso, ma pur sempre un taxista. Se non altro, risparmia energia in vista dello sbarco a Maranello. Ma è molto frustrato. E si vede.

6 NORRIS. Francamente ci si aspettava di più da lui e dalla McLaren, soprattutto dopo le qualifiche. Invece dalla terza posizione allo Start chiude al quinto posto, senza riuscire ad inventare qualcosa per tenere dietro le due Ferrari. Continua a non arrivare la prima vittoria in carriera.

NG RICCIARDO. Ormai è un caso umano. Stavolta probabilmente è incolpevole per l’incidente in partenza, ma sempre più spesso l’oriundo australiano si trova al posto sbagliato nel momento sbagliato. Brutto segno. Il sogno del ritorno in Red Bull si allontana.

0 TOTO WOLFF. Fa piacere sapere che pensa all’italiano Antonelli per il dopo Hamilton, ma la super Mercedes che il top manager aveva promesso ad inizio stagione proprio non si materializza. L’epoca d’oro della Freccia d’Argento è ormai un ricordo e soprattutto non si avvertono i sintomi di una inversione di tendenza. Imbarazzante.

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